ARCI CACCIA: I Politici, quelli bravi, sono fatti diversamente……
- Scritto da Luca Gironi
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Soffermandosi su alcune notizie stampa di questi giorni “molto caldi”, anche per approcci scomposti alle tematiche della caccia e della tutela dell’ambiente, il Presidente Nazionale dell’ARCI Caccia, Sergio Sorrentino, ha dichiarato:
“Per fortuna, il mondo dei cacciatori italiani, è molto più all’avanguardia rispetto ai tanti politici.
E’ di questi giorni la notizia che, l’autodefinitosi, “Presidente Cacciatore”, si, proprio l’on. Berlusconi, impegnato nel relax di un programma di messa in forma, si dedica anche ad alcuni approfondimenti su animali e ambiente.
Sollecitato da alcuni big di Forza Italia, preoccupati per la sua fede animalista e anticaccia che potrebbe produrre un effetto boomerang, il Cavaliere avrebbe commentato con un distinguo per le reazioni che potrebbero avere gli allevatori e i cacciatori. Almeno i secondi non lo preoccuperebbero: “…ormai sono rimasti in pochissimi ad andare a caccia…”.
Per motivi elettorali quindi, saranno guai per i poveri agnellini e potranno gioire i cinghiali. Razzismo animale e mancato rispetto delle minoranze. Altro che democrazia e sistemi elettorali.
Intanto una reazione l’hanno prodotta questi comportamenti pubblicitario-propagandistici: il distacco dei cittadini dallo Stato – e molti cacciatori tra questi – da fermare tutti insieme e con molte ragioni, il più grande partito italiano, quello del non voto.
Gli italiani hanno più volte dimostrato – a partire dai referendum e dai reiterati tentativi, sulla caccia, l’abolizione dell’art. 842 del codice civile – da destra e da sinistra, passando per il centro, che gli elettori sono loro e decidono liberamente senza farsi condizionare dall’”imbonitore di turno”. E’ così che una minoranza ritrova garanzie e credibilità grazie al “popolo sovrano” che sa distinguere i problemi dagli “specchietti per le allodole”.
La politica sembra inseguirsi e, senza soluzione di continuità nelle scelte, da cacciatori di voti, ambientalisti che appaiono talmente strumentali che, per qualche benevolenza ad un’Associazione tra queste leader – la Lipu – perdono di vista l’interesse generale, il bene comune.
La stampa richiama dei soldi alla Lipu per un progetto senza bando dal Dicastero delle Politiche Agricole guidato dal Ministro Martina. Si sono particolarmente arrabbiati gli agricoltori e la Coldiretti.
C’è un Paese che ha mille problemi: la siccità mette in rilievo i ritardi, i limiti, l’assenza di politiche di gestione delle acque, gli sprechi per la tubatura vecchia e dispersiva. Priorità oggettive.
I soldi alla Lipu, senza bando, si danno perché rappresenta una forza impegnata nei risanamenti idrici/idraulici?
Sapevamo che erano talmente esperti da sostituire l’Ispra nei Consiglio di Amministrazione dei Parchi, ora esperti idraulici, e domani?
Le responsabilità sono tutte in capo ai Partiti che allontanano i cittadini derubricando i loro interessi, anche quando sono generali e a tutela del bene comune. Si preferisce ascoltare poteri e rappresentanze “forti”, talvolta nei sondaggi, che poi lasciano le “urne” vuote” e l’economia debole.
Un bel guaio per il Paese!