Ricorsi al TAR Piemonte: il punto della situazione.
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Stamani si è riunito il TAR Piemonte, con all’ordine del giorno tutta una serie di ricorsi presentati da parte del mondo venatorio.
Esaminiamoli nel dettaglio.
Calendari Venatori 2016/17 e 2017/18:
nel primo caso ci si riferisce all’annosa questione della “pernice bianca”, e di altri selvatici compresi gli anatidi e i migratori vietati alla caccia attraverso recenti leggi regionali. Qui i ricorrenti sollevano la questione di costituzionalità, essendo a loro parere impedito alle regioni di intervenire con forma di legge sulle specie cacciabili, materia ricompresa nel settore “Ambiente”, e perciò riservata allo Stato.
Sul calendario 2016/17 il TAR andrà direttamente a sentenza, decidendo se rimettere la questione alla Corte Costituzionale.
Il problema però non investe solo il calendario della passata stagione, ma altresì quello 2017/18, e così nel frattempo, e qualora la questione di legittimità venisse posta avanti alla Consulta, l’Avv. Prof. Paolo Scaparone che tutela Federcaccia Piemonte, Enalcaccia ed EPS, ha chiesto la “disapplicabilità” delle leggi regionali, consentendo l’esercizio dell’attività venatoria anche su quelle specie.
Ad ogni buon conto il ricorso presentato dai cacciatori sul Calendario Venatorio solleva molte altre questioni importanti, chiedendo la modifica ed il miglioramento del documento votato lo scorso aprile dalla Giunta regionale; per tali ragioni è stata richiesta una “sospensiva”, che prima del giudizio di merito intervenga ed accolga le tesi dei ricorrenti, consentendo loro l’inizio dell’attività venatoria.
La decisione sulla “sospensiva” è attesa per i prossimi giorni, e il mondo venatorio pare fiducioso viste le ultime sentenze che hanno sempre condannata Regione Piemonte ad intervenire sul calendario, modificandolo in senso favorevole ai cacciatori.
Sul Calendario Venatorio 2017/18 altro analogo ricorso è stato presentato da ANLC.
“Razionalizzazione” dei Comitati di gestione di ATC e CA:
qui i ricorsi sul tavolo sono molteplici, alcuni presentati dalla sola Federcaccia Piemonte, altri da Associazioni Venatorie riconosciute (Enalcaccia, ANLC, EPS, ANUU), il CA CN4 e il Comune di Sauze d’Oulx (TO). Tutti nella sostanza chiedevano l’annullamento delle disposizioni volute dall’assessore Giorgio Ferrero che ha “accorpati” i Comitati di gestione dei 21 ATC e 17 CA piemontesi, modificando i criteri di nomina (incompatibilità e rappresentatività) dei componenti di quegli enti in maniera ritenuta lesiva degli interessi del mondo venatorio (e questo in particolar modo vale per Federcaccia Piemonte).
A fronte di richiesta di un soggetto vicino alla controparte, il Tribunale Amministrativo ha proposto lo slittamento di alcuni mesi, in modo da consentire la notifica degli atti a nuovi soggetti interessati.
Si è così deciso di fissare una nuova data, il 18 ottobre 2017, ma con l’impegno da parte del Tribunale e di tutti che quel giorno si vada finalmente a sentenza. Anche in questo caso il mondo venatorio attende fiducioso gli esiti dei ricorsi.