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PIEMONTE: FIDC CHIEDE ALL' ASSESSORE FERRERO LA TESTA DEL PRESIDENTE DEL SUPER-ATC TORINESE

PIEMONTE: FIDC CHIEDE ALL' ASSESSORE FERRERO LA TESTA DEL PRESIDENTE DEL SUPER-ATC TORINESE
Ad una settimana dall’udienza del TAR Piemonte che l’11 luglio esaminerà il ricorso di parte del mondo venatorio contro la decisione dell’assessore Ferrero di “razionalizzare”, accorpando e riducendoli di numero, i comitati di gestione dei 21 ATC e dei 17 CA piemontesi, Federcaccia è passata all’attacco chiedendo la testa del presidente degli ambiti territoriali di caccia Torino 3, 4 e 5.
I fatti: Pierangelo Cumino, esponente del mondo agricolo ma uomo considerato politicamente molto vicino a Giorgio Ferrero e a Sergio Chiamparino, era stato nominato presidente di quello che poteva essere considerato un “super-ATC”, comprendendone ben tre, ed essendo quello con la maggior superficie di tutta la regione.
Il suo operato era stato subito contestato da Federcaccia Piemonte, che aveva inviato ad assessore e agli uffici caccia della regione alcune pec nelle quali venivano segnalate palesi irregolarità nelle modalità operative con venivano convocati e condotti i comitati di gestioni, oltre al rifiuto del presidente Cumino di mettere a disposizione dei rappresentanti designati la documentazione contabile e bancaria dei tre ATC.
Quello che però è accaduto la scorsa settimana la dice lunga su quale sia il livello di fiducia goduto dal presidente.
Il 29 giugno era stato convocato un c.d.g. con all’ordine del giorno “approvazione bilancio consuntivo anno 2016 degli ATCTO3, TO4 E TO5”.
All’appello però di sono presentati solo in 16 sui 30 (9 a rappresentare il mondo venatorio, 9 quello agricolo, 6 per gli ambientalismi e gli ultimi 6 nominati dagli enti locali) designabili per quella realtà, ed appena uno in più di quello che, secondo lo “Statuto Tipo” predisposto da Regione Piemonte servirebbe per rendere valida la convocazione del comitato di gestione (metà dei componenti più uno).
Il risultato è stato nettamente sfavorevole al presidente al presidente Cumino tanto che il bilancio dell’ATC TO3 è stato bocciato con 3 sì, 5 no e ben 8 astenuti.
Non meglio è andata per l’ATC TO4 dove il presidente ha raccolto la miseria di 3 sì e 5 no, mentre gli astenuti erano solo 7, dato che uno dei componenti che aveva votato era uscito dall’aula, rendendo così, questo sostiene Federcaccia, non valida la votazione, mancando il numero legale.
Poco conta che la votazione per il bilancio dell’ultimo ambito, il Torino 5, abbia fatto registrare un risultato favorevole a Pierangelo Cumino, salito a 7 sì, 5 no e 3 astenuti, perché anche il quel caso non si era raggiunto il minimo per legittimare il tutto.
A fronte di questi eclatanti risultati Federcaccia ha dunque deciso di chiedere il commissariamento dei tre ATC, non sussistendo le condizioni minime per la prosecuzione della presidenza Cumino, ed ha inviato una durissima comunicazione, anche in questo caso a mezzo di una pec, all’assessore Ferrero, invitandolo ad un’immediata e perentoria azione.
Voci di palazzo raccontano di come il presidente Cumino stia ora meditando di convocare un nuovo comitato di gestione per tentare di farsi approvare i bilanci, ma non si riesce proprio a capire come ciò possa avvenire essendo scaduto con il 30 giugno il termine ultimo per farlo, ed anche perché riesce ancor più difficile comprendere come uno che ha ottenuto solo il 10% dei consensi possa sperare di ribaltare a suo favore la situazione.
Federcaccia comunque non molla la presa, e dai vertici regionali si fa già sapere che un’operazione del genere non potrebbe essere tollerata, sollecitando Regione Piemonte ad un intervento risoluto con la rimozione immediata del contestatissimo presidente.
 
Allegata pec di Federcaccia Piemonte alla Regione...
Giorgio Ferrero, assessore alla caccia di Regione Piemonte
 
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