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Dopo un anno la CCT batte un colpo

Dopo un anno la CCT batte un colpo

A distanza di un anno e tre mesi esce un comunicato della CCT che spiega la propria posizione sulla legge regionale denominata “Remaschi” dal cognome dell’Assessore. Partendo dal presupposto che a me piace raggiungere l’obbiettivo senza voler nessun merito, mi piace anche che siano chiari alcuni passaggi. In Toscana nel settembre 2015 si è deciso di creare un gruppo Facebook “Squadre toscane caccia al cinghiale in battuta” e con questa nuova esperienza si è riusciti anche a fare alcune assemblee con le squadre toscane, che ricordo che sono circa 600 con circa 36.000 cacciatori iscritti. La prima assemblea è stata organizzata a Colle Val D’Elsa il 19 marzo 2016 e, al termine della stessa, fu stilato un documento, che si allega, sottoscritto da 255 squadre ed inviato a tutti i consiglieri regionali, a tutte le Associazioni Venatorie ed anche alle organizzazioni agricole. Dopo due giorni venne fuori un comunicato stampa della CCT, che si allega. Il gruppo, poi, si è riunito di nuovo il 18 giugno a Pomarance (PI) e di lì si è deciso definitivamente per la manifestazione del 10 settembre a Firenze, a cui sono state invitate tutte le Associazioni Venatorie a partecipare, alcune si sono rese disponibili altre no. Visto tutto ciò, noi non siamo gli ARRUFFAPOPOLI (documento CCT) siamo solo dei cacciatori che cercano di vedere approvate regole chiare e soluzioni concrete al problema ungulati. Rimarcando che quello che interessa noi è l’obbiettivo finale, siamo contenti del nuovo documento della CCT e speriamo di riuscire a trovare una convergenza per portare avanti una battaglia uniti con tutte le Associazioni Venatorie. Spero solo che tutto ciò, non sia solo alla campagna tesseramento 2017 e che poi nulla succeda come al solito. Noi siamo sempre aperti al dialogo. Vi terremo informati sul proseguo della vicenda e, come già detto a tutte le riunioni ed assemblee, da parte nostra non c’è volontà di creare nessuna nuova associazione come ci è stato accusato di fare. E’ logico che la pazienza è limitata e, pertanto, visti anche gli ultimi avvenimenti in Toscana, se nelle nostre valutazioni ci troveremo ancora davanti ad associazioni che se ne fregano delle nostre richieste, non è detto che poi non si pensi ad organizzarci anche noi. AVANTI TUTTA.

Berto Caroli (Squadre Toscane di caccia al cinghiale in battuta)

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