PIEMONTE: IL TAR CONCEDE AI CACCIATORI E LA REGIONE VUOL TOGLIERE
- Scritto da Alessandro Bassignana
- Dimensione font Riduci dimensione font Aumenta dimensione font
Torino: in questi giorni è iniziato in Terza Commissione l'esame del disegno legge regionale n. 219 presentato il giorno 8 agosto dalla maggioranza che governa Regione Piemonte (Modifiche alla legge regionale 4 maggio 2012, n. 5 -Legge finanziaria per l'anno 2012-).
Il d.l. è volto a togliere ai cacciatori piemontesi ciò che il TAR aveva loro restituito con l'Ordinanza n. 280 del 28/07/16 quando i giudici amministrativi avevano stabilito come il calendario venatorio 2016/17, e contro il quale Federcaccia Piemonte, ANLC, Enalcaccia, Anuu Migratoristi, EPS, ed alcuni ATC e CA, avevano presentato ricorso, dovesse essere modificato includendo 11 specie normalmente cacciate in Italia (principalmente anatidi e migratori), ma inspiegabilmente vietate in Piemonte.
L'assessore Giorgio Ferrero aveva immediatamente adempiuto, dichiarando però che si sarebbe provveduto ad intervenire sulle "specie cacciabili" con nuovi divieti, in forza di una legge regionale o di provvedimenti analoghi; Federcaccia e le altre Associazioni sostengono come ciò non sia possibile, essendo la materia sottratta alla potestà legislativa regionale perché di esclusiva competenza statale.
Di fatto i cacciatori piemontesi hanno iniziata una stagione venatoria con un calendario come non si vedeva da anni, in attesa che la politica regionale muovesse i suoi passi.
Ora sembra che i tempi siano maturi, e così starà al Consiglio Regionale Piemontese votare le proposte volute dal contestato assessore.
I cacciatori, visti i precedenti e...l'aria che spira dalle parte di via Alfieri 15, temono che la legge passerà, fosse pure con qualche artifizio come fu lo scorso anno quando pernice bianca, lepre variabile, allodola, e così pure la possibilità d'accorpare i comitati di gestione di A.T.C. e C.A. , finirono nel più classico dei collegati alla legge finanziaria (l.r. n.20 del 22/12/15) .
Federcaccia Piemonte e altre Associazioni Venatorie hanno già precisato come non subiranno l'ennesima prepotenza da parte dell'assessore, nemmeno accetteranno oltre queste penalizzazioni che li discriminano rispetto a tutti gli altri cacciatori italiani, e faranno nuovamente sentire alta la loro voce, certo nelle aule dei tribunali amministrativi, ma non solo!
S'annuncia un fine anno bollente sul fronte della caccia piemontese.
Allegati "Analisi delle memorie" e "Quadro normativo". Scarica il pdf...
Scarica allegati: