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Federica Venier Romano, arte e natura

Federica Venier Romano, arte e natura

 

Federica Venier Romano, giovane artista friulana si presenta

Arte e natura, che passioni!

Una bella ragazza con un caschetto di capelli biondi e dei grandi occhi luminosi. Occhi che guardano con attenzione e intensità l’interlocutore, ma che nel contempo hanno un che di svagato e sognatore. Forse vorrebbe essere altrove? Nella quiete di un bosco, ai margini di una radura, piuttosto che all’affollata Fiera di Vicenza, dove la incontro?

Federica Venier Romano si presenta così, con i suoi trent’anni, con la sua passione sconfinata per la natura e per l’arte. Un’ infanzia ed una giovinezza nella natura, seguendo il papà cacciatore di beccacce ed ungulati, in una terra bella come il Friuli Venezia Giulia, capace di grandi paesaggi, fatti di montagne e di mari.

 

"Qui ho affinato il mio spirito d’osservazione – sorride – cogliendo particolari e sfumature di ciò che vedevo" e, pur non essendo cacciatrice, la sua arma è oggi la macchina fotografica, con la quale fissa attimi meritevoli di attenzione, per poi rielaborarli e interpretarli in una forma artistica tutta sua.

A Federica stanno stretti gli schemi, le gabbie fatte di definizioni artistiche: la sua forma espressiva è "romantica, ma anche iperrealistica, a tratti descrittiva e fantastica; io esprimo semplicemente quello che sento - afferma con convinzione -  a seconda dei miei periodi e delle emozioni che i soggetti analizzati suscitano in me".

 

Da poco ha un sito tutto suo Le Chicche d’Arte (www.lechicchedarte.com) sul quale – superando una certa timidezza – si presenta al mondo: oggetti di porcellana dipinta, olii e carboncino su carta, ma anche incisioni su metallo o legno. La seconda edizione del concorso letterario Scrivendo e Cacciando, da cui si è tratto un libro di racconti, presenta alcuni dei suoi lavori: camosci nella neve, caprioli, immagini suggestive della Natura e dei suoi abitanti.

Dopo gli studi a Udine, Federica si laurea nel febbraio del 2014 all’Accademia delle Belle Arti di Venezia, con una tesi sulla storia della rappresentazione degli animali nell’arte. Ed ora è pronta a seguire la propria passione, facendola diventare mestiere della vita.

"Non mi ispiro ad un artista in particolare - ci dice Federica - anche se mi piacciono molto Zuccheri, Patrizio Di Sciullo, Xavier De Maistre, Walton Ford, Léon Danchin, da cui prendo esempio. Ma il risultato finale è solo mio, frutto delle mie emozioni."

La sua terra, il contesto famigliare, la caccia ed anche i setter che il papà Luigi alleva con passione, hanno segnato la sua esperienza di giovane donna e di artista ed oggi le sue opere ne sono la sintesi. E, se i caprioli ed i cervi in bramito restano impressi, come lo sguardo intenso della tigre o del leone, affascinano ancora di più le figure che appaiono agli occhi di chi guarda da quello che è un intrico di radici, o un turbine di piume da cui si materializza una beccaccia.

Un momento che sembra riportare ad una realtà incantata e di fiaba, con un qualcosa di vagamente pauroso, ma nel contempo seducente. Si può avere un punto di vista diverso anche sulle cose più piccole, come un tralcio d’edera, una corteccia, un’ ombra tra l’intrico delle mangrovie? Sembra proprio di si, sembra dirci Federica Venier Romano.

 

Poter guardare la Natura - e in certi casi tradurla nell’arte - con gli occhi di un adulto, senza dimenticare di essere stati bambini. Appunto.

Federica ha fornito le illustrazioni per il libro contenente i racconti premiati all’ultima edizione di "Scrivendo & Cacciando", Concorso Nazionale di Letteratura Venatoria patrocinato da Fiera di Vicenza e organizzato dal Cacciando.com.

Giovanni Damiano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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