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Luca Gironi

Luca Gironi

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Trento: Una bella cerimonia per la consegna dei diplomi di abilitazione venatoria

WhatsApp Image 2025 03 09 at 11.05.12Failoni: "Diventate nuovi ambasciatori con la passione per la montagna, la fauna e l'ambiente"


In Provincia la prima cerimonia di consegna degli attestati di abilitazione alla caccia


Si è svolta questo pomeriggio nella Sala Depero del palazzo sede della Provincia la prima cerimonia di consegna degli attestati di abilitazione alla caccia e delle qualifiche di esperto accompagnatore, a coronamento del percorso di abilitazione all'esercizio venatorio di 127 nuovi cacciatori e 71 esperti accompagnatori; ottima la partecipazione delle donne cacciatrici.
L'evento ha rappresentato un'occasione per valorizzare il ruolo fondamentale della caccia per la conservazione dell'equilibrio naturale, la gestione sostenibile della fauna e li mantenimento delle tradizioni culturali del nostro territorio.
Alla cerimonia hanno preso parte il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, l'assessore all’artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca Roberto Failoni e numerose autorità civili e militari ,fra le quali il presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini. Presenti, tra gli altri, il direttore generale della Provincia Raffaele De Col, il dirigente generale del Dipartimento Protezione Civile, Foreste e Fauna Stefano Fait, il dirigente del Servizio faunistico Alessandro Brugnoli, il neo presidente dell'Associazione Cacciatori Trentini Matteo Rensi, i presidenti dei Parchi naturali Adamello Brenta Walter Ferrazza e Paneveggio Valerio Zanotti.
Molti interventi hanno posto l'accento sul tema della sicurezza.

L'assessore Roberto Failoni alla cerimonia di consegna degli attestati di abilitazione alla caccia [ Foto Penasa_Archivio Ufficio stampa PAT]
Nel suo saluto Failoni ha sottolineato che si tratta della prima volta per il Trentino della consegna dei riconoscimenti per i nuovi cacciatori: "Avete una grande responsabilità, oltre a quella dell'attività venatoria, anche voi dovete diventare nuovi ambasciatori della montagna trentina: abbiamo bisogno di persone che hanno la passione per la fauna, l'ambiente e la nostra tradizione. Oggi è un momento di festa, avete raggiunto un obiettivo importante", ha detto l'assessore.

"Credo che questa sia un'iniziativa interessante, che ha un fondamento nell'importanza del vostro ruolo all'interno dell'ecosistema ambientale trentino: l'equilibrio che si riesce a dare con la caccia è riconosciuto ed è il motivo per il quale abbiamo voluto istituzionalizzare questo momento. L'attenzione deve essere massima, come la sicurezza, ma sappiamo anche che assieme alla responsabilità la crescita di adesioni, specialmente da parte dei giovani, dà un senso di continuità a una attività che ha radici profonde nella storia del Trentino e della nostra Autonomia. L'arte venatoria richiede responsabilità e attenzione, nel rispetto dei vari ruoli istituzionali", ha detto Fugatti.

Brugnoli, presidente della commissione di abilitazione all'esercizio venatorio, ha auspicato che il momento simbolico di oggi diventi un appuntamento tradizionale: "Se posso permettermi una raccomandazione è quella della sicurezza", ha ribadito.

"Sono orgoglioso in questa mia prima uscita pubblica di essere con voi nuovi cacciatori, vi porgo il migliore augurio che possiate vivere con passione tutto il mondo venatorio, ricordando di ascoltare i consigli dei cacciatori più esperti in modo da avvicinarvi all'ambiente in modo corretto, con il rispetto che merita. Gestiamo un bene pubblico e siamo molto attenti, il cacciatore è una sentinella sul territorio che presidia", ha detto Rensi.

Fotoservizio e filmato a cura dell'Ufficio Stampa

https://youtu.be/AHrkzH_qBVw

https://youtu.be/-z8fiOp6tQE

 

 

 

Il Movimento 5 Stelle chiede l'esclusione di 21 specie dall'elenco delle specie cacciabili

Camera dei deputati Aula Palazzo Montecitorio RomaIn un'interrogazione al Ministero dell'Agricoltura i deputati 5 stelle Caramiello, Sergio Costa, Di Lauro, Cherchi, Ilaria Fontana chiedono l'esclusione dall'elenco delle specie cacciabili di ben 21 di quelle attualmente contenute per evitare una procedura di infrazione.

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, per sapere – premesso che:

la direttiva 2009/147/CE detta Uccelli concerne la conservazione degli uccelli selvatici nel territorio europeo degli Stati membri;

al 4° considerando la direttiva afferma che le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri sono in gran parte specie migratrici. Tali specie costituiscono un patrimonio comune e l'efficace protezione degli uccelli è un problema ambientale tipicamente transnazionale, che implica responsabilità comuni;

al 5° considerando la direttiva afferma che la conservazione delle specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri è necessaria per raggiungere gli obiettivi comunitari in materia di miglioramento delle condizioni di vita e di sviluppo sostenibile;

all'articolo 2 la direttiva prevede che gli Stati membri dell'Unione adottino tutte le misure necessarie per mantenere o adeguare le popolazioni delle specie di uccelli selvatici ad un livello di conservazione che corrisponde in particolare alle esigenze ecologiche, scientifiche e culturali;

all'articolo 7, comma 1), la direttiva prevede che in funzione del loro livello di popolazione, della distribuzione geografica e del tasso di riproduzione in tutta la Comunità le specie elencate all'allegato II possono essere oggetto di atti di caccia nel quadro della legislazione nazionale; gli Stati membri faranno in modo che la caccia di queste specie non pregiudichi le azioni di conservazione intraprese nella loro area di distribuzione;

all'articolo 7, comma 4), la direttiva prevede che gli Stati membri si accertino che l'attività venatoria rispetti i princìpi di una saggia utilizzazione e di una regolazione ecologicamente equilibrata delle specie di uccelli interessate;

la direttiva Uccelli è stata recepita in Italia principalmente dalla legge quadro nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, che tutela la fauna selvatica e disciplina l'attività venatoria;

ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 157 del 1992, la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell'interesse della comunità nazionale ed internazionale;

ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 157 del 1992, lo Stato, le regioni e le province autonome adottano le misure necessarie per mantenere o adeguare le popolazioni di tutte le specie di uccelli di cui all'articolo 1 della direttiva 2009/147/CE, ad un livello corrispondente alle esigenze ecologiche, scientifiche, turistiche e culturali, tenendo conto delle esigenze economiche e ricreative e facendo in modo che le misure adottate non provochino un deterioramento dello stato di conservazione degli uccelli;

ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 157 del 1992, l'esercizio dell'attività venatoria è consentito «purché non contrasti con l'esigenza di conservazione della fauna selvatica» e che tale esigenza trova una sua massima espressione nella tutela della biodiversità, assunta a principio fondamentale dell'Ordinamento, in virtù di quanto disposto dal novellato articolo 9 della Costituzione;

nel luglio del 2023 la Commissione europea ha aperto nei confronti dello Stato italiano la procedura Pilot Eup (2023)10542 – Mancato rispetto del diritto europeo della natura in relazione a una serie di problematiche venatorie in Italia;

in detta procedura Pilot sono state evidenziate varie criticità inerenti alla gestione e alla regolamentazione dell'attività venatoria in Italia in relazione al rispetto del dettato comunitario;

fra i rilievi mossi dalla Commissione europea vi è l'abbattimento di alcune specie di uccelli con stato della popolazione non favorevole, in assenza di adeguati piani di gestione/conservazione efficacemente applicati;

l'elenco delle specie indicate dalla Commissione europea comprende: Allodola, Alzavola, Beccaccino, Codone, Combattente, Coturnice, Fagiano di monte, Fischione, Folaga, Marzaiola, Mestolone, Moretta, Moriglione, Pavoncella, Pernice rossa, Pernice sarda, Porciglione, Quaglia, Starna, Tordo sassello, Tortora selvatica;

dalla data dell'apertura della procedura Pilot non è stata adottata nessuna iniziativa in merito all'obbligo di mantenere o adeguare le popolazioni delle specie citate;

laddove presenti (Allodola, Coturnice, Fagiano di monte, Moriglione, Tortora selvatica), i piani di gestione/conservazione non sono stati adeguatamente implementati; a tal riguardo non esistono rapporti ufficiali sullo stato di attuazione dei piani se non due riferiti a Coturnice e Allodola, redatti da Ispra, risalenti al 2019 in cui si evince sostanzialmente la scarsa applicazione degli stessi quindi, le specie indicate dalla Commissione europea sono continuate ad essere state oggetto di prelievo venatorio nonostante lo stato di conservazione sfavorevole;

tale situazione costituisce una chiara violazione della normativa comunitaria e nazionale –:

se il Ministro dell'agricoltura, sovranità alimentare e foreste, in ottemperanza a quanto stabilito al comma 3 dell'articolo 18 della legge 11 febbraio 1992, n. 157, intenda promuovere l'adozione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con cui si escludano dall'elenco delle specie cacciabili le specie di uccelli richiamate nella procedura Pilot Eup (2023)10542 (Allodola, Alzavola, Beccaccino, Codone, Combattente, Coturnice, Fagiano di monte, Fischione, Folaga, Marzaiola, Mestolone, Moretta, Moriglione, Pavoncella, Pernice rossa, Pernice sarda, Porciglione, Quaglia, Starna, Tordo sassello, Tortora selvatica), anche al fine di evitare una nuova apertura di procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano.
(2-00543) «Caramiello, Sergio Costa, Di Lauro, Cherchi, Ilaria Fontana».

Europa: rivisti i KC, posticipata di una decade l’inizio della migrazione per Tordo bottaccio, Tordo sassello, Cesena ed Alzavola

tordosassello1Apprendiamo dal sito di Arci Caccia di un’ottima notizia per i cacciatori. "La Commissione Europea ha rivisto i Key Concepts per quattro specie di uccelli migratori: Tordo bottaccio, Tordo sassello, Cesena ed Alzavola. Per queste quattro specie la data di inizio della migrazione è stata posticipata di una decade e quindi, ipoteticamente, i calendari venatori, potranno essere estesi al 20 gennaio per il tordo bottaccio e al 30 gennaio per le altre tre specie. Un lavoro fatto di concerto dall’Ispra e dai Ministeri dell’Agricoltura e dell’Ambiente che, finalmente, porta buoni frutti per i cacciatori."

 

https://www.arcicaccianazionale.it/migratoria-rivisti-i-kc-posticipata-di-una-decade-linizio-della-migrazione-per-tordo-bottaccio-tordo-sassello-cesena-ed-alzavola/

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