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Chien d'Artois

FCI Standard N°28 / 24.07.1996

CHIEN D’ARTOIS

ORIGINE:

Francia

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE:

24.07.1996

UTILIZZAZIONE:

Il Cane d’Artois è un segugio utilizzato soprattutto, ai nostri giorni, per la caccia col fucile. Fa avvicinare il selvatico, ritrovando intelligentemente la pista perduta, e la sua velocità è media ma sostenuta.

· In pianura: vista la finezza del suo fiuto, è capace di sventare le astuzie di una lepre.

· Nel bosco: con le sue incontestabili doti di cacciatore, nei boschi di alberi ad alto fusto chiari e sparsi, sa portare a meraviglia un cervo nella direzione voluta.

· Nelle macchie: il suo coraggio e la sua bravura fanno sì che egli possa far uscire dal folto del bosco anche un cinghiale recalcitrante.

· In più: è un animale rustico, dotato di una splendida voce, una voce alta che si fa sentire da lontano. Sei - otto cani d’Artois tricolori, ben omogenei, formano una piccola muta che può fare la gioia del più esigente Maestro d’equipaggio

CLASSIFICAZIONE F.C.I.

Gruppo 6 Segugi e razze affini

Sezione 1.2 Segugi di media taglia

Con prova di lavoro

BREVE CENNO STORICO:

Questa razza, chiamata un tempo Picard, era molto apprezzata, e anche ricercata, per la caccia ai tempi di Enrico IV° e Luigi XIII°. Selincourt ne teneva già gran conto stupendosi e meravigliandosi nel vedere questi cani che riuscivano a seguire la traccia di una lepre passata già da un’ora col tempo asciutto.

Le Couteulx de Canteleu, nel suo Manuel de Vénerie Française (1890) elogia ugualmente il cane d’Artois. Egli riferisce che la razza artesiana del suo tempo aveva subito molti incroci, ed era difficile trovarla pura ma, malgrado ciò, restava ancora una delle razze migliori per la caccia alla lepre. E prese cura, da allora, di mettere degli esemplari della razza nel grande canile del "Jardin d’Acclimatation", per farla conoscere

al grande pubblico.

Alla fine del XIX° secolo e all’inizio del XX°, M: Levoir in Piccardia tentò di ricostruire il vecchio tipo d’Artois ma senza riuscirci del tutto. Durante questo periodo e fino all’inizio della prima guerra mondiale, fu un altro allevatore della Piccardia, M.Mallard, che dominò nell’allevamento della razza. Ma se egli produsse dei bellissimi soggetti, come testimoniano i numerosi premi vinti alle esposizioni canine, i suoi cani

non erano sempre nel tipo corrispondente alle descrizioni date dagli antichi autori.

Dopo la seconda guerra mondiale, si era creduto che il cane d’Artois facesse parte delle razze perdute per sempre. Ma M.Audréchy, di Buigny les Gamaches dans la Somme, si era fissato, agli inizi degli anni ’70, di ricostruire la razza. Ed è grazie ai suoi sforzi e a quelli di M.me Pilat, che questa razza ha ritrovato il suo posto fra i cani da seguita.

ASPETTO GENERALE

Cane ben costruito, muscoloso e non troppo lungo, che dà l’impressione di forza e di energia.

PROPORZIONI IMPORTANTI.:

· Taglia/Lunghezza del corpo tra 10:10 e 10.11

· Altezza del torace/Taglia circa 1 : 2

· Larghezza del cranio/Lunghezza della testa circa 5 : 9

· Lunghezza della canna nasale/ Lunghezza del cranio circa 8 : 10

COMPORTAMENTO – CARATTERE

Cane vigoroso e rustico, dall’olfatto molto fine, che si unisce bene alla muta, equilibrato e affettuoso.

TESTA

REGIONE DEL CRANIO

Cranio forte, largo, abbastanza corto, arrotondato e appiattito nella sua parte superiore, ma con la cresta occipitale poco pronunciata Stop accentuato

REGIONE DEL MUSO

Tartufo nero e forte, con le narici ben aperte

Labbra il labbro superiore ricopre largamente l’inferiore, e deve essere abbastanza importante da dare una forma quadrata all’estremità del muso, visto di profilo.

Muso canna nasale diritta, e vista di profilo, moderatamente allungata Guance asciutte

Denti chiusura a forbice; gli incisivi superiori ricoprono gl’inferiori a stretto contatto e sono impiantati ben perpendicolari alle mascelle

Occhi Rispetto alla larghezza della fronte, non sono troppo ravvicinati; sono rotondi, a fior di testa, dall’aria malinconica e dolce; di color brunoscuro.

La congiuntiva non deve essere apparente

Orecchi attaccati all’altezza della linea dell’occhio, un po’ spessi, larghi, dall’estremità rotonda, quasi piatti e abbastanza lunghi. Arrivano all’estremità del tartufo

COLLO

mediamente lungo, potente. Pochissima giogaia

CORPO

Dorso largo e ben sostenuto

Rene leggermente arcuato.

Groppa leggermente inclinata, molto muscolosa

Torace largo e lungo, abbastanza disceso perché la linea sternale arrivi a livello dei gomiti. Fianchi pieni.

Costole ben cerchiate

CODA

forte, abbastanza lunga, spigata e portata a falce. Non ricade mai in avanti

ARTI

ANTERIORI , forti e in appiombo

Metacarpi leggermente obliqui

Spalle oblique e muscolose

Gomiti bene nell’asse del corpo.

PIEDI leggermente allungati, forti ma sufficientemente chiusi; i cuscinetti sono neri, resistenti e compatti

POSTERIORIvisti da dietro, la punta della natica, la metà della gamba, il garretto, il metatarso e il piede si trovano sulla stessa linea verticale.

Cosce discese e ben muscolose

Garretti forti e mediamente angolati.

Metatarsi corti e forti.

ANDATURA

regolare e facile

PELLE

abbastanza spessa

MANTELLO

PELO corto, spesso e abbastanza piatto

COLORE tricolore fulvo scuro, che tira sul pelo di lepre o di tasso, con gualdrappa o grandi pezzature, la testa abitualmente fulva, talvolta carbonata.

TAGLIA E PESO

Altezza al garrese: maschi e femmine da 53 a 58 cm con tolleranza di 1 cm.

Peso in media, da 28 a 30 kg.

DIFETTI

qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerata difetto e penalizzata a seconda della sua gravità

Testa : Cranio stretto, a forma di cupola

Muso troppo appuntito

Labbro superiore non abbastanza disceso e aderente

Orecchi attaccati sotto la linea dell’occhio, corti, non abbastanza piatti

Occhio leggermente chiaro, congiuntiva apparente

Collo: Incollatura lunga, leggera

Corpo Regione dorsale troppo lunga, linea superiore molle, spezzata

Coda troppo lunga, deviata

Costole piatte

Linea inferiore levrettata

Arti anteriori:

Spalla diritta

Gomiti in fuori

Metacarpi diritti

Piedi molli

Dita aperte, troppo lunghe

Arti posteriori:

Cosce piatte

Garretti diritti, chiusi o troppo aperti

Colore : Moschettature

Comportamento: Soggetto timoroso

DIFETTI ELIMINATORI

·  Mancanza di tipicità ( il soggetto, nel suo insieme, non rassomiglia sufficientemente a quelli della stessa razza)

· Prognatismo

· Occhio molto chiaro

· Arti fragili

· Colore diverso da quello prescritto dallo standard

· Moschettature invadenti

· Altezza al garrese diversa da quella dello standard

· Soggetto pauroso o aggressivo

· Anomalia anatomica

· Tara ereditaria invalidante riscontrabile

N.B.

I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali, completamente discesi nello scroto.

 

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