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Alessandro Bassignana

Alessandro Bassignana

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MUORE CACCIATORE ABRUZZESE

Un cacciatore abruzzese è morto a Barisciano, in provincia de L'Aquila, mentre stava cacciando nella frazione di Picenze.Sembra che l'uomo, di 71 anni, sia scivolato ed abbia battuto la testa, anche se il 118 intervenuto sul posto, unitamente ai carabinieri, non esclude un malore. L'uomo è stato ritrovato dagli amici con i quali era uscito. Ora si attendono gli esiti dell'autospia.

LIGURIA: ANCORA VANDALI CONTRO I CACCIATORI

Ancora vandali contro i cacciatori in Liguria.
E' ancora successo, nell’entroterra di Genova dove le gomme di tre auto posteggiate a Davagna, in alta Valbisagno, sono stati bucate da ignoti.
Le auto erano riconoscibili perché tutte avevano gabbie per il trasporto cani; si trattava di cacciatori di cinghiali che stavano organizzando una battuta in zona. Sono intervenuti i carabinieri, ma questo è sono l'ultimo di una lunga serie di atti vandalici subiti dai cacciatori genovesi da quando è iniziata la stagione venatoria.
Secondo gli investigatori dietro queste azioni potrebbe esservi un'unica regia, da cercare nell'ambito del mondo animalista ed ambientalista più oltranzista in risposta alla legge regionale che si propone di combattere l'attività di chi disturba l'attività venatoria.

PESTE SUINA: LA SARDEGNA CHIEDE AIUTO AI CACCIATORI

Per combattere la peste suina in Sardegna nella lotta al morbo vengono coinvolti i cacciatori. 
È questo, e lo si legge su Ansa News, l'obiettivo che il servizio veterinario dell'Asl di Sassari affida a una serie di riunioni formative e informative programmate sul proprio territorio in vista dell'imminente avvio della stagione venatoria, previsto per il prossimo 3 novembre 
Sensibilizzare i cacciatori al rispetto delle misure sanitarie da applicare sui cinghiali cacciati. 
Il servizio veterinario dell'Asl di Sassari organizza una serie di riunioni formative e informative programmate sul proprio territorio in vista dell'imminente avvio della stagione venatoria, previsto per il prossimo 3 novembre. 
Gli incontri, rivolti ai responsabili delle squadre di cacciatori, si terranno il 19 ottobre ad Ozieri, ore 18 negli uffici veterinari di San Nicola; a Bono alle 18:30 nel centro sociale di piazza Nassiriya; a Sassari alle 17:30 nella sala riunioni dell'Asl, nell'ex ospedale psichiatrico di via Rizzeddu.
Ai partecipanti verrà consegnato il materiale necessario per i campionamenti richiesti dalla normativa e date indicazione per la restituzione dei campioni prelevati, e che poi saranno poi inviati all'Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sardegna per le opportune verifiche. 
"La collaborazione dei cacciatori è fondamentale per raccogliere informazioni sulla situazione sanitaria della fauna selvatica rispetto alla peste suina", ha dichiarato il direttore del dipartimento di Prevenzione, Francesco Sgarangella, "La dimostrazione dell'assenza di circolazione virale nei cinghiali - aggiunge - è importante anche per il controllo della malattia nel territorio e per la tutela degli allevamenti domestici".

MUORE DURANTE LA CACCIA E IL CANE LO VEGLIA

Un cacciatore friulano, di 74 anni, è morto durante una battuta di caccia.
Si tratta di un uomo di Cividale, Camillo Vogrig, colpito da un infarto nei boschi di Castelmonte. A dare l'allarme un amico che, non vedendolo rientrare, è andato a cercarlo. 
L'uomo è stato ritrovato a terra, ormai privo di vita. Accanto a lui, a vegliarlo, il suo amico a quattro zampe, ancora legato al guinzaglio.
Sono intervenuti i soccorritori del 118 che hanno constatato il decesso

UMBRIA, L'ALLARME COLDIRETTI: ASSEDIATI DA CINGHIALI E LUPI

Scatta l'allarme della Coldiretti Umbria, e lo si legge su Perugia Today.
Scrive il quotidiano online: “Centinaia di imprese agricole umbre, con le proprie produzioni e allevamenti rischiano di scomparire. La causa, famelici cinghiali, caprioli, daini, cui si aggiungono sempre più spesso gli attacchi di lupi, ma anche di storni e nutrie. A fianco di queste “calamità”, i ritardi della burocrazia che frena le capacità imprenditoriali degli agricoltori, rallentando anche le erogazioni di contributi europei”.
 
 

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