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Ricaricare per l'ex ordinanza

Gent.mo Signor Benecchi buonasera,
sono un giovane cacciatore con la passione per le ex-ordinanza e fiero possessore di tre meravigliosi bolt-action ( un Mosin-Nagant 7,62x54R del 1943, un Gewehr 98 8x57 JS del 1918 e un Lee-Enfield SMLE Mk III* 303 British del 1917 ) con i quali mi diletto al poligono in attesa di usarli nella caccia al cinghiale. Sono però qui a scriverLe per avere un Suo parere riguardo un calibro più leggero e piccolo che vorrei usare più che per la caccia al cinghiale per quella di selezione e che mi sta particolarmente a cuore; il nostro 6,5x52 Carcano. So delle eccezionali qualità del più famoso ed usato 6,5x55 Swedish, spiegate in modo così egregio proprio da Lei. Ma riguardo al 6,5x52 non sono riuscito a trovare moltissimo, e quel che mi è stato detto al riguardo è generalmente un pò vago e negativo. Volevo sapere cosa ne pensa Lei, per quale caccia lo riterrebbe più adatto e con quale munizionamento e ricarica, visto che conosco solo la palla da 156 grani Alaska della Norma, tenendo conto che lo userei in fucili rigorosamente ex-ordinanza.
La ringrazio in anticipo per il Suo tempo e Le auguro una piacevole serata.


Distinti saluti,
Valerio

caccia alpi 1

Caro Valerio,
Innanzi tutto passiamo subito al TU,
Poi procediamo con ordine.
Complimenti sia per la tua bella batteria di armi sia per la tua passione per le “Vecchie Glorie!”
Come tu stesso hai sottolineato c’è una bella differenza tra il 6,5 x 55 Swedish e il 6,5 x 52 Carcano come c’è tra il Carl Gustav e il Carcano – Mannlicher. Purtroppo dobbiamo ammettere che la produzione scandinava ci ha surclassato!
Per quanto riguarda l’uso del 6,5 x 52 a caccia, la cartuccia originale Norma è decisamente molto buona, potentissima e precisa, per quanto possa esserlo in un “Ta Pum”, in un vecchio moschetto 91-38. Il tuo Carcano è a canna lunga o corta? Da Fanteria, Cavalleria, Carabinieri?
Io li ho provati tutti e immancabilmente ho riscontrato un grosso difetto, se vogliamo usarli sportivamente e/o a caccia..
Tutti hanno gli ALZI regolati a distanze impossibili. Se non ricordo male la distanza minima d’ingaggio per loro è 300 metri! Quindi a media – corta distanza sparano TUTTI molto in alto! Anche con l’alzo a zero. Io, in qualità di Armaiolo, ne ho sistemato qualcuno sostituendo il mirino con uno più alto di alcuni millimetri. Ora vedi tu cosa decidi di fare.
La ricarica del 6,5 x 52 è molto facile, sul mercato è facile reperire tutti i componenti.
Tienimi informato su come deciderai di muoverti.
Un’ultima cosa… Non confondiamo la passione per le vecchie cose, per i ricordi dei nonni e per il Vintage con la Caccia. Perché cacciare vuol dire principalmente uccidere e noi siamo obbligati a farlo nel miglior modo possibile, sempre cercando di evitare inutili sofferenze agli animali. In poche parole, per la caccia guarda se potresti usare qualcosa di più moderno, prestante ed efficace!


Un caro saluto
Marco

caccia alpi 2

 

A Hit, con Arci Caccia, si è parlato di caccia!!!

Buon successo di pubblico per l’iniziativa targata Arci Caccia che si è svolta domenica nei padiglioni di HIT – SHOW. L’Arci Caccia ha portato al tavolo il mondo agricolo veneto, con i rappresentanti di Cia e Coldiretti e la politica, con l’intervento dell’Assessore Pan e del consigliere regionale Graziano Azzalin, vice presidente della III commissione consiliare. Tema centrale del dibattito la Gestione Faunistica, ordine del giorno che ha portato la discussione sui problemi causati alla caccia veneta da un piano faunistico scaduto da più di dieci anni.

Adesso, come ha confermato l’Assessore, il piano sembra in dirittura d’arrivo, ma dovendo passare ancora dal consiglio per l’approvazione, difficilmente potrà vedere la luce entro il 2019. Un problema notevole, come è stato evidenziato sia dal mondo agricolo che dal Presidente Regionale Veneto Piergiorgio Fassini, perché vivere di proroghe ha di fatto tarpato le ali alle prospettive di gestione della caccia veneta. Oltre tutto, quando il piano vedrà finalmente la luce, sarà basato su numeri e idee vecchie di dieci anni, periodo in cui, il territorio, le colture e il clima sono profondamente cambiati. Nel corso del convegno, però, non sono mancati elementi positivi, infatti, dagli agricoltori sono arrivate aperture a una collaborazione sui temi ambientali e un segnale positivo è arrivato dal fatto che nel nuovo piano, si sia cominciato a parlare di gestione, anziché di protezione della fauna.

 

Outdoor e Passion a Vicenza: Hit Show si conferma con oltre 40.000 presenze

 

Il segreto del successo del Salone internazionale di Italian Exhibition Group
è nell’equilibrio fra la valorizzazione di una straordinaria cultura venatoria
e il business di una filiera d’eccellenza del made in Italy.

www.hit-show.it

Vicenza, 11 febbraio 2019 - Oltre 40.000 presenze hanno confermato il successo per HIT Show Outdoor Passion 2019 il salone internazionale che Italian Exhibitiong Group (IEG) organizza nel quartiere fieristico di Vicenza al servizio delle filiere e per esaltare la passione che caratterizza il mondo della caccia e del tiro sportivo.

430 le aziende protagoniste a HIT Show, in ulteriore crescita per numerosità e qualità della proposta, hanno impreziosito una manifestazione che ha reso protagonisti i grandi produttori italiani e internazionali, un mondo che conta oltre 700.000 praticanti e uno spessore economico, misurato dall’Università di Urbino in complessivi 7,3 miliardi di euro (0,44% del Pil nazionale) con oltre 87.000 occupati. Un comparto fortemente orientato all’export di oltre il 90% della produzione.

HIT Show s’è aperto sabato scorso con il taglio del nastro alla presenza del Ministro Erika Stefani e dei grandi campioni del tiro sportivo, preceduto dal tradizionale convegno ANPAM che ha aggiornato i dati della ricerca condotta dall’Università La Sapienza su sicurezza e legalità nella detenzione delle armi. Nel pomeriggio della prima giornata ha fatto visita a HIT Show anche il Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Obiettivo centrato e orientamento del tutto percepito dal pubblico, l’affidare al nuovo pay off Outdoor Passion l’ulteriore arricchimento della proposta espositiva. Le aziende hanno aderito con entusiasmo, mostrando prodotti con forte innovazione e anche gli Outdoor Awards hanno avuto successo, attirando il voto dei visitatori.

HIT Show 2019 ha visto anche il debutto di una proposta dedicata al turismo venatorio, con numerose mete che associano la passione per la caccia al piacere di scoprire nuove e affascinanti destinazioni. Spettacolo e passione hanno distinto HIT Dog Show, con la sfilata di 1.500 cani di razze diverse che hanno calamitato l’interesse di visitatori di ogni età.
Straordinario, e quindi preziosa indicazione per futuri progetti, il successo della mostra Le origini dell’uomo e della caccia, realizzata in collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Jesolo. Mammut, orsi delle caverne, fossili rari e anche una famiglia di Neanderthal hanno proposto la storia millenaria che associa l’uomo all’attività venatoria.

HIT Show Outdoor Passion è stato anche attesissimo appuntamento conclusivo di manifestazioni sportive itineranti che in avvicinamento alla fiera coinvolgono sul territorio centinaia di tiratori, i quali confluiscono in fiera per le premiazioni nelle discipline del Tiro a Volo e Long Range Shooting, con la presenza dei grandi campioni di queste discipline che anche quest’anno hanno incontrato gli appassionati in workshop formativi.

hit 2019 pubblico

HIT Show è inoltre palcoscenico per la presentazione di nuove iniziative. Fra le altre, da ricordare il Progetto PI.R.S.CH., che ha visto la creazione di nuovo strumento per il monitoraggio dei recuperi degli animali feriti in Italia e il debutto di CESDEA – Centro Studi di diritto europeo sulle armi promosso da Assoarmieri.

Da IEG un ringraziamento particolare, per il successo di HIT Show 2019, alle associazioni industriali come ANPAM e CONARMI, del commercio, come ASSOARMIERI, le associazioni venatorie e le federazioni del tiro.

Grande soddisfazione anche dai partner storici come le associazioni rappresentative del mondo della caccia e del tiro sportivo.

Sergio Sorrentino, Presidente Arci Caccia: “Esprimo profonda soddisfazione per l’organizzazione della fiera e per la presenza qualificata di tanti ospiti. Contenuti di alto livello hanno caratterizzato le tre giornate, così da contribuire alla gestione virtuosa della fauna selvatica. Al netto delle polemiche, sono soddisfatto per aver notato tanti giovani in fiera. La cultura rurale non c’entra nulla con la violenza, ne è anzi lontanissima. Dobbiamo fare di più per trasmettere l’immagine di una caccia sostenibile e rispettosa dell’ambiente, sono convinto che HIT Show sia uno strumento perfetto per arrivare ad un obiettivo che tutti vogliamo perseguire”.

Gian Luca Dall’Olio, Presidente Federcaccia: “Bilancio molto positivo: tanta gente, un’organizzazione logistica ineccepibile e ottima suddivisione degli spazi espositivi razionale per una visita completa. HIT Show ha un profilo europeo, quest’anno ho visto crescere la varietà dell’offerta e poi assistiamo ad una presenza crescente di alta tecnologia applicata agli accessori, oltre che ovviamente alle armi da caccia. Il nostro mondo apprezza molto HIT Show, la passione e l’industria italiana si meritano una fiera di questo livello”.

Luciano Rossi, Presidente FITAV: “Viviamo HIT Show come un fondamentale appuntamento per ravvivare e incrementare la passione per la nostra disciplina sportiva. Anche quest’anno sono maturati tanti contatti, abbiamo terminato gli strumenti informativi preparati ed il successo è stato davvero grande. Abbiamo avuto al nostro fianco i campioni del tiro sportivo, abbiamo incontrato realtà del settore e condiviso conoscenze. Direi quindi che il bilancio è molto positivo. Siamo già proiettati al 2020, per noi sarà anno olimpico e quindi saremo concentrati per mantenere alto il blasone dell’Italia, grazie ad atleti e tecnologie di primissimo livello mondiale”.

Dunque una manifestazione importante e apprezzata e durante la quale IEG ha superato alcune recenti polemiche in merito alla presenza dei minori. Nel rispetto della Legge IEG ha infatti incrementato i controlli e indicato precise avvertenze ai partecipanti. Col pieno supporto di associazioni, aziende e personale dedicato il bilancio è largamente positivo: la passione per la caccia e per il tiro sportivo hanno convissuto con la valorizzazione di un settore economico che è espressione del miglior made in Italy.

Oltre a dare appuntamento a HIT Show 2020, sempre al quartiere fieristico di Vicenza dall’8 al 10 febbraio del prossimo anno, IEG conferma la manifestazione Hunting Show Sud, al Centro Il Tarì di Marcianise (CE) il 6 e 7 aprile 2019, dove per il secondo anno si terrà una esposizione dedicata al mondo della caccia orientata ai tanti appassionati delle regioni limitrofe.

Grosseto: Settembrini replica alle polemiche della CCT

Mio malgrado mi trovo di nuovo a dover smentire categoricamente quanto afferma il presidente Prov di FIDC Luciano Monaci nell’articolo apparso sul Tirreno lunedì 11/2/2019.
Innanzitutto la nostra iniziativa al Madonnino non era una riunione regionale ma un’assemblea pubblica aperta a tutti i cacciatori.
Personalmente ho contattato Luciano Monaci quando ho creduto necessario organizzare l’incontro svoltosi il 2/2/2019 per avere chiarimenti da parte dell’assessore Remaschi in merito alle restrizioni sul calendario venatorio e alla riconferma sulla legge obbiettivo.
Il presidente FIDC di Grosseto, da me personalmente contattato nei primi giorni di gennaio, è apparso entusiasta di tale iniziativa e concorde a partecipare.
A riprova di quanto suddetto, l’ammissione di Monaci che afferma sul giornale di aver dato disponibilità a partecipare solo come CCT.
La Fidc è stata la prima associazione da me contattata, in quanto associazione importante e numerosa, dopodiché ho contattato Liberacaccia ed Enalcaccia. A quel punto, arrivati al momento di pubblicizzare tale evento per la stampa del volantino pubblicitario, per correttezza ho ricontattato il presidente Fidc, che solo a quel punto mi dice che non parteciperanno come Fidc ma come CCT.
Mi sono permesso di dire a Monaci che forse non aveva capito il senso di tale manifestazione, spiegandogli che la partecipazione doveva essere dei cacciatori, indipendentemente dall’appartenenza ad un’associazione venatoria, e non un incontro politico strumentale.
Nessuna Ass. regionale ha da me ricevuto l’invito, è stato ogni presidente provinciale che ha provveduto a contattare i propri vertici regionali e nazionali.
La tanto ostentata partecipazione della CCT (ass. non riconosciuta a livello nazionale) che cerca di insinuarsi in ogni assemblea ed ai tavoli di concertazione mi fa pensare che in Fidc non ci siano più dirigenti in grado di risolvere i problemi della caccia e sopratutto difendere i diritti che hanno i cacciatori hanno pagando regolarmente tasse governative, regionali, a.t.c.
La tanto ostentata politica venatoria di CCT di cui sentiamo parlare da 10 anni, sembra, vedendo quello che è accaduto in Toscana, non sia altro che propaganda politica ed una ulteriore associazione in cui esistono presidenti, segretari ed uffici a livello provinciale e regionale. Un modo ulteriore per mantenere poltrone con i soldi dei cacciatori.

Renzo Settembrini

Arci Caccia Grosseto

Hit Show 2019 – un altro successo per l’Associazione Cacciatori Veneti – Confavi

Anche in questa edizione di HIT SHOW siamo riusciti a stupire tutti. Come sempre, grazie all’encomiabile lavoro dei nostri instancabili volontari, siamo riusciti a colorare di giallo la Fiera di Vicenza distribuendo all’ingresso più di 30.000 borsette. Mentre all’interno, in quello che non esitiamo a definire lo stand più bello di tutta la manifestazione fieristica, abbiamo “coccolato” le decine di migliaia di visitatori garantendo loro gratuitamente adeguata ospitalità e ristoro.
Per l’Associazione Cacciatori Veneti – Confavi HIT SHOW non è solo un evento di portata internazionale che abbiamo, fortemente voluto, promosso e fatto crescere fin dalla sua prima edizione assieme all’on. Sergio Berlato che ne è stato l’ispiratore e il promotore, ma ormai anche una bella tradizione e un momento di incontro e confronto per tutti i praticanti l’attività venatoria e il tiro sportivo. Tirando le somme di questa edizione possiamo sicuramente parlare di un successo crescente reso possibile anche grazie alla nostra presenza.
Un ringraziamento particolare va ai nostri duecento volontari in maglia gialla che si sono alternati nei tre giorni di manifestazione e hanno reso possibile l’allestimento e la gestione dello spazio espositivo più visitato della Fiera. Anche quest’anno abbiamo saputo stupire i visitatori allestendo all’interno del nostro stand un diorama che definire spettacolare sarebbe riduttivo. Una creazione resa possibile dal prezioso lavoro dei nostri collaboratori, grazie alla quale abbiamo potuto garantire al pubblico, rimasto letteralmente stregato dalla bellezza dell’opera, la possibilità di ammirare decine e decine di preparazioni tassidermiche di molte specie di fauna selvatica che popolano i nostri territori. Come Associazione abbiamo, ancora una volta, dimostrato di essere l’anima di questa manifestazione sempre più partecipata.

Vicenza, lì 11 febbraio 2019

On. Maria Cristina Caretta
Presidente regionale Associazione Cacciatori Veneti - Confavi

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