SPARA NEL FOLTO E COLPISCE L'AMICO
- Pubblicato in News Testata
Nuove allucinanti dichiarazioni da parte di Daniela MARTANI, ex hostess Alitalia e partecipante alla trasmissione televisiva "Grande Fratello".
La "gentile" signora, sempre alla ricerca di fama e popolarità, tentò anche con il canto e poi con la politica, candidandosi infine a Roma con i Verdi, sostenendo Giachetti come sindaco. Andò male e lei, convergendo per il ballottaggio su Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle, dichiarò: "Tra gli animalisti c’è un gruppo di personaggi alquanto agghiaccianti che sono dei fascio-animalisti, che prendono di mira di volta in volta qualcuno. Negli ultimi giorni è successo a me. I fascio animalisti mi hanno attaccato per la dimostrazione che ho fatto con la Peta, quando indossavo quello struzzo finto che mi lasciava un po’ le tette scoperte. Io dissi che non sono rifatta ma che non sono contraria alla chirurgia estetica e loro impazzirono, dissero che sono una scema, che favorisco la vivisezione, ecc. I fascio animalisti mi hanno preso di mira perché ho scritto che non ho nulla contro la chirurgia estetica. Mi hanno segnalato in massa su Facebook e hanno fatto bloccare il mio account, impedendomi di interagire per tre giorni con gli elettori. Altri fascio-ambientalisti mi hanno attaccato dicendo che lo struzzo che indossavo era vero ed era morto. Ma come si fa? Stanno fuori di testa."
Sembrava la fine d'una carriera davvero mai nata, ma lei non desistette e divenne ancor più conosciuta al grande pubblico italiano ad agosto 2016, quando volle vedere nel gravissimo terremoto che aveva colpito il Centro Italia, e raso al suolo Amatrice, la realizzazione di un autentico "karma", un castigo per quel paese dove s'era inventata l'amatriciana, autentico veleno per una come lei dichiaratasi più volte totalmente vegana e, pensate un po', anche...ecosessuale! Smentì quelle affermazioni, accusando un presunto hacker della rete, ma la gaffe ormai c'era stata e rimase.
Molte volte poi la Martani s'è scagliata contro i cacciatori, però nei giorni passati ha davvero superato il segno, definendo gli amanti di Diana e Sant'Uberto "...sfigati, poveretti e impotenti", augurandosene la morte.
Altri commenti non ne vogliamo fare, ma v'alleghiamo l'articolo integrale de "Il Giornale" che riporta una sua recente intervista a Radio 24, durante la popolare trasmissione "La Zanzara".
Leggete e fatevi un'idea, commentate pure, evitando di scrivere volgarità od insulti, anche perché bastano già quelli di quest'aspirante showgirl del piccolo schermo.
Il primo numero del nuovo anno di Sentieri di Caccia si apre con le riflessioni dello zoologo Andrea Marsan sulla presenza dell’alloctono ammotrago e sul dibattito che ha scatenato l’ipotesi della sua “rimozione” dal Parco regionale del Beigua, in Liguria; osservazioni di gestione faunistica che si sovrappongono a considerazioni socio-culturali sulla corretta cultura ambientale di cui, purtroppo, il nostro Paese sembra essere carente.
Setter inglese in primo piano nelle note di Alessio Allegrucci, che analizza lo stile di lavoro del fermatore inglese a confronto con i diversi selvatici (starna, coturnice, fagiano, quaglia, beccaccia e beccaccino) oggetto di caccia. I cacciatori di piccola selvaggina stanziale e il loro ruolo nella caccia moderna è il tema affondato dal tecnico faunistico Roberto Mazzoni della Stella, cui segue la disamina di Rossella Di Palma sull’utilità e sulla necessità di addestrare il cane da caccia al fermo al frullo. Il reportage di Enrico Garelli Pachner sulla caccia alle grouse in Scozia è un’interessante parentesi prima delle consuete note critiche viste dall “occhio” di Felice Modica e del focus sulla legge 157/92 di Lorena Tosi che questa volta si occupa della regolamentazione della caccia negli istituti privati di gestione dell’attività venatoria.
Immancabile l’articolo di Emanuele Nava che analizza le ragioni che portano l'appassionato di cani da seguita ad accogliere nel proprio canile un soggetto adulto invece che un giovane da formare. In evidenza, poi, l’impegno della Confederazione Cacciatori Toscani per una filiera di qualità che porti la caccia sulle tavole degli italiani e restituisca prestigio e appeal alla figura del cacciatore.
Parlando di attrezzature, presentiamo il test sul campo in differenti contesti venatori degli auricolari Clarus Pro della Silynx, la prova della Baschieri & Pellagri Extra Rossa Low Noise calibro .410, del sovrapposto Rizzini Omnium Beccaccia Light calibro 20 e della Sako 85 Grizzly (utilizzata a caccia da Vittorio Taveggia per più di anno), in abbinamento con uno strumento ottico altrettanto valido, il 2-10x50 illuminato di Steiner.
Passando alla caccia a palla, Natale Francioso ha raccolto le considerazioni di alcuni esperti balistici e di Francesco Giordano, Massimo Boggio e Alessio Bitossi del Blaser Club Italia in merito alla scelta della carabina (semiauto, bolt action e straight pull) per la caccia al cinghiale in battuta e in selezione. I principali temi affrontati nei quiz per l’abilitazione alla caccia al cinghiale sono riassunti e spiegati da Ivano Confortini, biologo e docente in numerosi corsi di abilitazione all’attività venatoria. Sempre il cinghiale è protagonista delle note di gestione faunistica di Stefano Mattioli, mentre conclude il numero la disamina dell’esperto giudice Enci Serena Donnini sul corretto utilizzo della lunga nella conduzione del cane limiere.
Non mancano le vostre lettere, i vostri commenti, le vostre foto, news e attualità dal mondo della caccia. A tutti buona lettura e buon anno!