Deutsch Drahthaar, un tedesco in Italia
- Scritto da Marcello Nappo
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Il Cane da Ferma Tedesco a Pelo Duro, o ….Deutscher Drathtaariger (DD) ma più comunemente Drahthaar, è un cane rustico selezionato in Germania alla fine dell’ottocento, partendo dalle razze da caccia maggiormente diffuse e utilizzate in quel paese, per lo più cani a pelo duro o lungo.
E dunque nel nostro amico si ravvisano tracce di Pudelpointer, Korthals, Stichelhaar, di Kurzhaar ma qualcuno pensa pure ad infusioni di sangue di segugi a pelo forte e Airedale.
Ha il pelo duro, di colore marrone, o roano su fondo marrone o nero, ed è adatto a tutte le cacce . Non e' un "semplice cane" anche se può essere definito un cane generico.
In Italia, infatti, il drahthaar , viene usato quasi esclusivamente come cane da ferma, e da ferma lo è davvero tanto da far parte del gruppo 7, ma all’estero non sempre è così.
In patria, invece viene anche utilizzato anche per la caccia alla selvaggina da pelo, la traccia su sangue, la guardia allo zaino.
Un cane polivalente, con cui il guardacaccia poteva assolvere a tutte le funzioni del suo lavoro all’interno della riserva, compresa la lotta ai nocivi (volpe, gatto, tasso, mustelidi)
Cane di carattere molto forte, possente nelle forme.
Dunque dicevamo usato dai cacciatori italiani per la caccia alla piuma come quaglie, fagiani, beccacce, il cane tedesco si disimpegna egregiamente su tutti i terreni, che siano di pianura, di collina o di montagna.
Ottimo riportatore e grande nuotatore, risulta resistente al freddo e alle fatiche grazie alla sua struttura e al suo pelo che gli consente di tuffarsi nelle acque gelate a recuperare anatre e rallidi.
I cuccioli annualmente iscritti all’Enci sono poco più di mille, registrando un calo rispetto ai milleottocento circa del 2002, ma ciò non deve far pensare che sia un cane poco apprezzato anzi, al contrario, essendo un cane selezionato ed allevato da pochi, ma esperti, allevatori possiamo tranquillamente affermare che lo stato della razza goda d’ ottima salute.
Ci sono appassionati privati ed allevatori con affisso, che si dedicano al suo mantenimento efficiente morfofunzionale, per fare in modo che il drahthaar rimanga quanto più uniforme al suo standard di razza.
Il club che tutela questo magnifico cane da ferma è il Club Italiano Drahthaar (CID); questo si rifà alle norme e alla disciplina del club tedesco.
Ogni anno i soci del club si danno appuntamento per il loro campionato e vengono organizzate mostre speciali e raduni di razza, con prove di lavoro che consistono in brevetti per riporto, lavoro in acqua e altro ancora.
Bisogna precisare come nel regolamento del club sia sancito che i soggetti debbano essere in possesso dell’ attestato alla riproduzione ed attestare d’essere esenti della displasia dell’anca (tramite lastre); a ciò va il nostro plauso perché non sono molte le società di razza che lo prevedono.
Il Club organizza spesso stage sull’ addestramento con la presenza di giudici tedeschi, rimanendo in continuo contatto con il club della madre patria. Motto del club è : "verso il tipo attraverso le prestazioni".
Questo fa intendere come si cerchi di raggiungere il binomio bello-bravo.
Io ne sono sicuro perché , se e' pur vero che in giro si vedono pochi esemplari, e' certo che quei pochi sono dotati di mezzi notevoli, non disgiunti dalle belle forme: cani sani nel corpo e nella mente.
Vengono pure organizzate prove a selvatico abbattuto, che offrono la visione autentica del cane sul terreno.
Quando caccia il suo galoppo deve essere energico, potente e, lo posso attestare perché ne ho posseduti alcuni di buone qualità. Vi posso poi assicurare che, seppur non fossero stati selezionati come vuole il club, erano comunque cani rotti alle fatiche e cacciatori instancabili.
Una sola nota negativa a mio parere degna di considerazione, e valida almeno nel mio caso per una cagna avuta anni fa, l’essere molto mordaci con gli altri cani e, talvolta, pure con gli essere umani.
Ottimi recuperatori e riportatori come già precisato.
La mia ultima cagna aveva una parentela diretta con i cani del Chisola, l’allevamento del compianto Ernesto Zacco (divenne ben due volte campione mondiale di caccia, se non erro la prima nel 1987, con il celeberimmo Brutus del Chisola), era bella è funzionale ma purtroppo è stata….smarrita, io almeno voglio credere sia stato davvero così.
In Italia si contano più' di 40 allevatori con affisso, e decine di privati che si dedicano all’allevamento ed addestramento del Deutsch Draahthar.
E’ un cane da provare e avere lui come compagno di caccia almeno una volta nella vita è esperienza da fare; per questo voglio fare un appello e un …..in bocca al lupo a tutti gli appassionati della razza.
Ma torniamo agli allevatori .
Il club essendo in contatto con la madre patria, si rifà in molto ai metodi, così detti, "alla tedesca", cercando di allevare ed effettuare i brevetti come in uso in Germania.
Quello dei brevetti in Italia risulta essere ancora un mondo abbastanza sconosciuto agli allevatori di altre razze da caccia; diciamoci però la verità: anche coloro che si dedicano alle expò a malapena fanno la prova di lavoro, e quando capita lo fanno solo per poter andare in classe lavoro.
Come spiegato prima il DD è il cane tipico del guardiacaccia tedesco e deve saper fare di tutto; deve essere un duro ma nello stesso tempo molto equilibrato.
Certamente un drahthaar munito di brevetti che ne attestino la capacità di cercare, fermare, riportare, e in più sia cane capace di fare anche il cane da traccia, è una ricchezza per qualunque cacciatore.
Possedere un cane di quel tipo diviene possibile se proviene selezioni operate da più generazioni utilizzando cani in possesso dei vari brevetti, e tenendo sempre d’occhio il rispetto dello standard; ciò lo rende sicuramente preferibile rispetto a cani che non abbiano le stesse caratteristiche
I test cui sono sottoposti i cani sono:
V.J.P. un test per cani giovani.
H.Z.P un test autunnale per i cani di allevamento.
Abbiamo anche il V.G.P. che può essere un "riassunto" di tutto quello che un cane da ferma deve saper fare.
Questi non sono delle gare come le possiamo immaginare noi in Italia, bensì dei veri e propri test che non proclamano un vincitore ma soltanto degli " idonei".
In Germania, rispetto all’ Italia, sui certificati d’ origine i cani risultano divisi in cani selezionati e non, e questo e' un bene anche per il neofita che s’avvicina alla razza.
La Germania ha poi un suo notiziario in cui vi sono tutti i nomi dei cani che sono in possesso di tali requisiti. Il libro dove si scrivono i loro nomi si chiama, naturalmente in tedesco, "Zuchtbuch" e riporta tutte le notizie, dimostrando come il cane sia ….completo.
Ho scritto di questi test perché, secondo me, in Italia tra cacciatori non abbiamo la cultura dell' ubbidienza del cane, ma sopratutto la cultura del cane polivalente.
Il loro modo di fare allevamento si avvicina a quello di tutte le razze tedesche, e che siano pastori tedeschi o bassotti cambia poco.
L’obiettivo resta quello di selezionare cani che, restando all’interno dello standard di razza, siano equilibrati e sappiano affrontare, nel migliore dei modi, tutte le difficoltà' che si possono presentare durante l’ esercizio venatorio; vi faccio un banale esempio: difficilmente un DD rincorrerà una pecora o abbaierà ad un contadino, mentre ho visto cani d’altre aggredire pecore, rincorrere tacchini, polli ecc
Il club tedesco del drahthaar si chiama V.D.D .
E' il club più importante al mondo e tutela questa magnifica razza; ogni anno ne organizza la più' grande manifestazione a livello mondiale: l’ Hegewald, o meglio Hegewald Zuchtprugung, che non altro se non lo pseudonimo del primo selezionatore di questa razza.
A tutti gli effetti può essere considerato il vero e proprio campionato del mondo DD.
Il campionato e' internazionale perché oltre a concorrere i cani nati ed allevati in Germania, sono ammessi anche cani esteri.
La prova e' molto selettiva, e ci sono dei requisiti richiesti "obbligatori" solo per l’ammissione, e poi viene la prova vera e propria.
Il sogno di ogni allevatore e' vincere la Hegewald, per passare alla storia e venire iscritto in un albo.
Pure il cane vincitore verrà iscritto nel libro, e così anche gli altri cani con il relativo punteggio ottenuto; il punteggio verrà poi riportato sul certificato del cane rendendone i meriti e dando alla misura delle sue qualità.
In Italia abbiamo un allevatore che in tanti anni ha partecipato varie volte, mettendosi spesso in luce e ottenendo prestigiosi riconoscimenti per l’ottimo lavoro zootecnico svolto in campo…"draataristico": si tratta di Zeffiro Gallo.
La prima manifestazione si svolse nel 1920, e poche volte non si e' disputata.
Accadde nel 1998, a causa dei verdi tedeschi allora al governo.
Al campionato viene assegnato un punteggio da 0 a 12 , ma ancor prima di
concorrere i cani dovranno dimostrare di essere esenti da displasia. devono essere in possesso di una partecipazione alla prova giovani ed essere in possesso di tutti i brevetti richiesti dal club
pena la non ammissione alla Hegewald.