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Luca Gironi

Luca Gironi

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Fidasc: 2° Campionato Italiano di Tiro con l’arco da caccia

Talvolta gli eventi sportivi sono come i matrimoni: bagnati e fortunati. Ma non sempre.

Così è stato per la seconda edizione di questo Campionato Italiano. Partita sotto i migliori auspici con un parterre di finalisti davvero entusiasmante, l’attesa e autorevole competizione ha fatto i conti non tanto sulle reali condizioni atmosferiche (infinitamente meno tragiche del previsto) quanto proprio sui ripetuti allarmi meteo che hanno scoraggiato molti atleti, soprattutto quelli con lunghe tabelle di viaggio.
Alla fine, è stata solo un po’ di breve e insignificante pioviggine a infastidire il nutrito gruppo di concorrenti che hanno raggiunto l’ottimo e ospitale impianto multidisciplinare di Torre Baccelli per contendersi gli ambiti titoli italiani in palio in questa emergente e suggestiva disciplina federale.
Gli arcieri che non si sono fatti intimorire dai bollettini si sono quindi sfidati su un percorso davvero molto bello e tutti, vincitori e vinti, hanno potuto deliziarsi con le prelibatezze offerte dalle cucine della Scuola Federale sabina.
Il Campionato è stato organizzato dalle Asd “Baccelli” e “Arcieri-Cacciatori Prima” e a ricoprire il ruolo di Coordinatore è stato chiamato Paolo Rossi che si è avvalso degli Ufficiali di Gara Lorenzo Tondi, Michelangelo Fatini, Maria Rosaria Antonucci e del preparatissimo staff operativo dell’impianto di Fara in Sabina.
Un’ora circa di leggera acquerella non ha disturbato più di tanto lo svolgimento della prova che, come detto, si è dipanata su un percorso collinare affascinante dal punto di vista ambientale e paesaggistico e tecnicamente molto valido. I finalisti hanno avuto così la possibilità di dimostrare la loro preparazione tecnica e atletica agli Ufficiali di Gara che hanno stilato le seguenti classifiche a squadre ed individuale:

TORINO: LA TERRA E LE ROTTE DI CACCIA DI STUPINIGI, LA TROMPE DE CHASSE

Sabato 24 Settembre 2016 alle 10.30 la Palazzina di Caccia di Stupinigi ospita una conversazione dell’Accademia di sant’Uberto (Onlus) con visita di approfondimento sull’argomento “Cerimoniale di caccia: La terra e le rotte. La trompe de chasse“: appuntamento dedicato all’elemento fondante della Palazzina, anteprima della rievocazione storica della partenza della caccia in programma Domenica 13 Novembre. L’Accademia di Sant’Uberto si occupa del tema ludico di corte, attraverso ricerche, pubblicazioni e attività musicali.

L’incontro prevede una introduzione di Pietro Passerin d’Entrèves sul cerimoniale venatorio e di Giorgio Marinello, sulle trombe da caccia. A seguire si visiterà la Palazzina, ed un suonatore di tromba da caccia dell’Equipaggio della Regia Venaria dell’Accademia di Sant’Uberto, il M. Aldo Marietti, in alta tenuta di vènerie, eseguirà antiche fanfare corrispondenti ad alcune azioni di caccia rappresentate nei dipinti. Il focus sarà sulle tele del Cignaroli (in foto), il padiglione centrale e la cappella di Sant’Uberto.

Su prenotazione: 011 535181, homepage www.turismotorino.org , Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi, Nichelino (TO) www.ordinemauriziano.it

Informazioni: 011-6200634 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ingresso con al museo: Intero 20 €. Ridotto 16 € (6-17 anni, over 65 e soci Slow Food). 8 € per minori di 6 anni, Abbonamento Musei e accompagnatori disabili.

Mezzi pubblici:da Torino bus GTT linea 41 oppure Sadem linea 275/282 Torino-Pinerolo-Perosa-Sestriere

PROGRAMMA

Pietro Passerin d’Entrèves: Le Cacce Reali a Stupinigi, significato politico e cerimoniale.

Nella prima metà del Settecento, alla Venaria, palazzo di piacere e caccia, si affiancò la Palazzina di Stupinigi e l’apparato di corte per lo svolgimento delle reali cacce divenne imponente. La gestione del territorio reale di caccia degli uomini e degli animali, era affidata al Grand Veneur e ogni anno ingenti spese venivano sostenute per mantenere tutto l’apparato in perfetta efficienza. La stagione cominciava a settembre e trovava la sua massima espansione nella grande caccia di S. Uberto, il 3 novembre.

Giorgio Marinello: La tromba da caccia nel Piemonte sabaudo

La Reggia della Venaria Reale e la Palazzina di Caccia di Stupinigi testimoniano la storica presenza sul territorio piemontese dello tromba da caccia, corno naturale da cui si sono sviluppate tutte le successive evoluzioni dello strumento. La tromba da caccia, nata per impiego venatorio verso la metà del XVII secolo e contemporaneamente presente nella produzione di grandi compositori, non è espressione di folclore, ma del contesto internazionale di relazioni che univa le corti d’Europa. La tradizione, interrotta in Piemonte intorno al 1850, è stata ripresa nel 1996 dall’Accademia di Sant’Uberto che ha creato l’Equipaggio della Regia Venaria di trombe da caccia, in tenuta di vènerie sabauda. Dal 2012 il gruppo è parte della Fédération Internationale ds Trompes de France, che riunisce i suonatori di “trompe” di Francia, Belgio, Svizzera, Germania ed Italia, rappresentata dall’Accademia di Sant’Uberto.

I RELATORI

Pietro Passerin D’Entreves

E’ stato Conservatore del Museo di Zoologia dell’Università di Torino, presidente, dal 1990 al 2010, dell’Ente Parco Naturale Mont Avic (Valle d’Aosta), presidente del Comitato scientifico del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e di quello di Saint-Pierre (Valle d’Aosta) e Magnifico Rettore dell’Università della Valle d’Aosta – Université de la Vallée d’Aoste. La sua attività scientifica, documentata da oltre 250 pubblicazioni, è incentrata principalmente sulla biosistematica dei Microlepidotteri e sulla storia della Museologia scientifica e della Zoologia. E’ vicepresidente della sezione Piemonte e Valle d’Aosta dell’Associazione Dimore Storiche Italiane ed anche autore di numerosi saggi e articoli sulle Cacce Reali in Piemonte e Valle d’Aosta. Socio fondatore dell’Accademia di Sant’Uberto (Onlus), dal 2016 ne è presidente.

Giorgio Marinello

Ingegnere, svolge la sua attività professionale in ambito industriale, dove ha ricoperto diversi incarichi. Socio fondatore dell’Accademia di Sant’Uberto (Onlus), ha seguito la realizzazione delle formazioni musicali dell’Equipaggio della Regia Venaria (1999) di trompes de chasse e della Reale Scuderia (2001), ensemble di ottoni e timpani barocchi, e la ripresa della funzione per S. Uberto alla Reggia della Venaria Reale dal 1995. E’ autore di pubblicazioni sul tema ludico di corte.

(www.ladeadellacaccia.it)

UMBRIA. VIETATA ATTIVITÀ VENATORIA IL 21 SETTEMBRE IN ZONE INTERESSATE VISITA PAPA E PRESIDENTE REPUBBLICA

Mercoledì 21 settembre, dalle ore 7 alle 14, sarà vietata la caccia per un chilometro dal sedime aeroportuale dell’aeroporto San Francesco di Assisi e per un chilometro dalla sede del Centro italiano di studi superiori per la formazione e l’aggiornamento in giornalismo radiotelevisivo di Perugia: lo ha deciso la Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore Fernanda Cecchini, accogliendo le indicazioni avanzate dal Prefetto di Perugia.

“La decisione – ha spiegato l’assessore Cecchini – è stata presa per tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica in occasione delle visite, previste per dopodomani, di Papa Francesco ad Assisi e del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Scuola di giornalismo di Ponte Felcino.

Toscana: Le richieste di ANLC all'assessore regionale

Spett.le Assessore Remaschi
La Libera Caccia le chiede di inserire nelle modifiche da effettuare per la l.r.3\1994 all'art.37 comma 4ter. " I cacciatori iscritti nel registro di cui all'art 28 quater e i cacciatori di cinghiale iscritti nel registro regionale......”
Le chiediamo inoltre di seguire l'esempio della Regione Veneto e deliberare che sul tesserino dovrà essere annotato il capo abbattuto dopo essere stato INCARNIERATO.
Le segnaliamo inoltre che a causa della legge 48 nel comune di Chiusdino, il distretto Val di Feccia per la selezione ha grossi problemi ad ottenere i permessi per frequentare alcune zone. Pertanto Le chiediamo che la Regione intervenga con il comune per far rilasciare i permessi di cui i selettori hanno bisogno per poter eseguire il piano di abbattimento. Tale richiesta vale anche per le squadre del cinghiale che cacciano in questa zona.
La Libera Caccia Le fa presente che in altre regioni italiane la caccia al colombo viene prorogata fino al 10 febbraio, perché ciò non dovrebbe essere fatto anche in Toscana?

Il Presidente Regionale
Antonio Goretti
Il Vicepresidente Nazionale
Sisto Dati

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura