Canne rigate: lunghe e corte
- Scritto da Sergio Facchini
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Effetti balistici
Se E.A. vom Hofe montava canne di 70-72 cm sui suoi 7mm e 7x75R SE, Roy Weatherby invece riteneva sufficienti canne di 66 cm (o 26 pollici) e gli Europei hanno sempre adottato canne di 65-66 cm per i calibri Magnum, canne di 60 cm per i calibri standard e canne di 51-53 cm per le versioni “stutzen”.
Gli Americani, invece, preferiscono dotare i loro Magnum di canne lunghe 61 cm (24 pollici) ed i calibri standard di 55 cm (22 pollici circa). Oggi addirittura si tende ad accorciare le canne fino ai 47 cm del Remington mod. Seven!
Che logica ha mettere sul mercato un calibro Magnum con una canna corta o addirittura cortissima? Nessuna. È una moda da condannare. I Magnum e gli altri calibri spinti, al contrario, danno il massimo delle loro prestazioni solamente con canne lunghe o lunghissime che, in verità, non superano quelle di una doppietta di 70 cm. Il DEVA, (Deutsche Versuchs und Pruf Anstalt fur Jagd undSportwaffen di Altenbeken), un autorevole Istituto tedesco di prove e ricerche balistiche, annota nel suo volume"Wiederladen", più volte ristampato, che, per ogni centimetro di riduzione od aumento della lunghezza della canna tra i 50 ed i 70 cm, corrisponde una variazione minore o maggiore dello 0,3% della velocità della palla, (3 m ogni1000 m di velocità, per ogni cm in meno o in più di canna).
La Casa Remington, nel suo catalogo del 1998, annota le variazioni da apportare alle velocità delle palle, a seconda che la canna sia più o meno lunga di quella standard utilizzata per i test. Più semplicemente annota quattro gruppi di velocità con le rispettive variazioni per canne standard di 60 cm:
Dividendo i valori ottenuti (3,04 - 6,09 - 9,14 -12,19) per 2,54 (lunghezza del pollice in cm) otterremo m 1,19 - 2,39 - 3,59 - 4,79 (m x ogni cm di variazione della lunghezza di canna secondo velocità crescenti). Quindi se il nostro proiettile viaggia a 944 m/s (3100 ft/s) e la canna della carabina è lunga, supponiamo, 55 cm, la velocità della palla diminuirà di (3,59 x 5) m/s = 17,95 m/s circa. Il risultato si ottiene moltiplicando la differenza (5) tra la canna standard (60 cm) e quella della nostra arma (55 cm) per il valore (9,14 m) riferito alla velocità della nostra palla(3100 ft/s) e dividendo per 2,54 (lunghezza del pollice in cm), ovvero (5 x 9,14) : 2,54 = 17,99 m/s. Quindi la nostra palla subirà una diminuzione di velocità di circa 18 m/s a causa della canna più corta dello standard.
La Casa Weatherby, invece, nel 50° annuario del 1995, dice testualmente a pagina 23: "Le velocità indicate sono determinate usando canne di 26 pollici (66 cm). Le velocità ottenibili con canne più corte devono essere ridotte da 30 a 65 piedi (9,144 -19,812 m/s) per ogni pollice (2,54 cm) di canna in meno rispetto alla misura standard di 26". Ne risulta che, per ogni centimetro di riduzione della canna, la velocità della palla diminuisce da 3,6 a 7,8 m/s.
Logicamente queste considerazioni risultano valide se le munizioni utilizzate hanno sempre le medesime caratteristiche, ovvero bossolo, innesco, tipo e quantità della polvere utilizzata, peso e tipo di palla, e siano usate alla medesima altitudine, temperatura e con un grado di umidità identico. Bisogna evidenziare che il valore di variazione indicato dal DEVA (0,3% in più o in meno) è molto probabilmente quello medio derivato dai calibri standard (270 Win - 7x64).
Quelli della Weatherby sono più tipici dei Magnum che di norma risentono maggiormente della variazione della lunghezza di canna, mentre quelli forse più attendibili sono quelli della Remington. Per fugare ogni dubbio è necessario provvedere alla meticolosa misurazione delle velocità delle munizioni che usiamo. I cronografi in commercio sono diversi e sufficientemente precisi. Una prova al poligono ci dirà la verità circa l'attendibilità dei dati riportati sulle confezioni delle munizioni, ma Vi preannuncio fin d'ora che le delusioni potrebbero essere cocenti.
Eventuali velocità inferiori di 50-80 m/s,rispetto a quanto atteso, saranno magari l'amaro risultato dei nostri test. Spesso anche le più famose Case sono troppo ottimiste... circa le prestazioni delle proprie munizioni. Un breve esempio sarà utile.
Supponiamo di possedere una carabina tipo "stutzen" in calibro 270 Winchester con canna di 51 cm, un'arma non molto diffusa ma amata da chi apprezza maneggevolezza, peso ridotto e compattezza. Se controlliamo la tabella allegata alla confezione delle munizioni noteremo che a 300 m la velocità della palla sarà di circa 700 m/s, valore riferito ad una canna di 60 cm. Siccome la canna del nostro "stutzen" è di 51 cm sarà utile conoscere la velocità effettiva. Dato che la velocità della palla diminuisce dello 0,3% , ogni centimetro avremo:
cm 60 - cm 51 = cm 9; 9 x (-0,3%) = -2,7% (riduzione percentuale della velocità della palla);
700 m/s x (-2,7%) = 681 m/s (velocità della palla dello "stutzen" a 300 metri).
Supponiamo ora di possedere un calibro 270 Weatherby Magnum con canna di cm 61 anziché di cm 66. Rifacendoci a quanto evidenziato in precedenza dalla stessa Casa, sappiamo che la velocità della palla diminuirà da 3,6 a 7,8m/s per ogni cm di canna in meno, quindi:
cm 66 - cm 61 = cm 5 (differenza con canna standard);
5 x 3,6 m/s = 18 m/s (riduzione di velocità più favorevole);
5 x7,8 m/s = 39 m/s (riduzione di velocità meno favorevole).
Se il nostro 270 Weatherby Magnum con canna di 66 cm a 300 m spinge una palla di 150 gr alla velocità di 800 m/s, con una canna di 61 cm la medesima palla arriverà invece sul bersaglio a velocità comprese tra i 782 ed i 761 m/s. Le velocità a questa grande distanza diminuiranno quindi da18 a 39 m/s.
Per determinare l'energia di una palla ad una certa distanza bisogna conoscerne velocità e massa, poiché uno dei principi fondamentali della fisica afferma:
E = 1/2 M x V2
in cui E è l'energia espressa in Joule, M è la massa in chilogrammi e V rappresenta la velocità in m/s.
Per inciso, nonostante il 23 dicembre 1975 il Presidente americano Ford abbia firmato il "Metric Conversion Act" (Legge di conversione metrica) per uniformare le misure americane al "Sistema Internazionale delle unità" (S.I.), che ha rimpiazzato il Sistema Decimale, negli U.S.A. si usa ancora il vecchio sistema di piedi, libbre e pollici con l'indicazione, da parte di qualcuno, della doppia indicazione (pollici-mm). Le tabelle di conversione sono quindi ancora necessarie. È una vera seccatura dover continuamente trasformare i ft/lbin Joule ed i ft/s in m/s. Se aggiungiamo che fino a pochi anni fa si usava come unità di misura dell'energia anche il Chilogrammetro (kgm) il quadro è sconfortante: Joule - ft/lb - kgm! Non potevano allungare la lista? Qui di seguito è riprodotta una tabella per calcolare l'Energia in kgm in base a velocità espresse in m/s e massa in g. Per trasformare i kgm in Joule basta dividere il valore noto per 9,8095302.
Tabella
Le velocità conosciute ci consentono di stabilire l'Energia con cui un proiettile colpisce il bersaglio. E' l'unico valore da esaminare a parità di peso e lesività della palla. Facciamo un esempio semplice: calcolare l'energia di una palla di 10 g che arriva sul bersaglio a 700 m/s.
Nella colonna delle velocità troviamo in corrispondenza di quella ipotizzata (700 m/s) il valore 24,977. Per ottenere l'energia moltiplicheremo 24,977 per il peso della palla, 10 g, ottenendo 249,77 - l'energia che volevamo calcolare espressa in kgm.
Se vogliamo conoscere i Joule corrispondenti bisogna dividere 249,77 per 0,98095302 come sopra precisato; il risultato sarà 2546 Joule, ovvero l'energia della palla di 10 g che vola a 700 m/s colpirà il bersaglio con una forza di 249 kgm o di 2546 Joule. Per dare un'idea della forza viva di un proiettile di 10 gs parato da una canna rigata, per esempio da un 7x64 che colpisce a 300 m con 249 kgm, rapportiamola ad una palla BRENNEKE da 32 grammi sparata in canna liscia che a 20m vola ottimisticamente a 400 m/s. Nella nostra tabella troveremo che a 400 m/s il valore è 8,156; moltiplichiamolo per il peso di 32 g ed otterremo 260,99 kgm! Quindi una palla di 10 g di un 7x64 a 300 m che vola a 700 m/s ha in teoria la medesima forza viva, di una palla BRENNEKE di 32 g che a 20 m viaggia a 400m/s.
Se esaminiamo attentamente la nostra tabella noteremo che"raddoppiando la velocità, l'energia si quadruplica", come enuncia una legge fondamentale della fisica. Infatti per una palla da g 10 (154 gr), la cui velocità sia compresa tra 300 e 1000 m/s, si avranno le seguenti Energie:
Rapportando il fattore corrispondente alla velocità di 600m/s – 18,351 – con quello relativo alla velocità di 300 m/s –744,588 – oppure il fattore della velocità di 1000 m/s – 50,979 – rispetto a quello di 500 m/s – 12,745 - otterremo:
18,351 : 4,588 = 3,999782 cioè 4 (aumenta 4 volte)
50,979 : 12,745 = 3,999215 cioè 4 (aumenta 4 volte)
Al termine di queste brevi note rimane una sola certezza: tirare ad un camoscio è relativamente impegnativo fino a duecento metri, distanza alla quale ogni carabina o basculante si comporta egregiamente, ma quando siamo prossimi ai trecento metri, di telemetro, la musica cambia davvero!
Senza telemetro, se la distanza è forte, e senza possibilità di variare correttamente il punto da mirare tenendo conto dell'altitudine, dell'angolo di sito, del vento e di altri fattori,si spara senza convinzione. La panacea per i tiri lunghi è e sarà sempre la nostra arma: calibro teso, potente e preciso, con ottica e attacchi di prima qualità. Un mio amico, per il suo inseparabile 270 Weatherby Magnum Mark 5, che usa da 40 anni, metterebbe una mano sul fuoco, il sottoscritto invece... entrambe! I camosci lontani si abbattono con due sistemi: con le gambe se siete "figli della montagna" o con un calibro adatto se appartenete ai comuni mortali.