7 x 57 (R), c'era una volta un Re...
- Scritto da Sergio Facchini
- Dimensione font Riduci dimensione font Aumenta dimensione font
Se la munizione 7x57 mm, conosciuta anche come 7 mm Mauser o 7x57 mm Mauser, negli Stati Uniti d'America è nota come 7 mm Mauser Spagnolo, in Germania, terra d'origine, è chiamata semplicemente 7x57, ed è questa la denominazione che useremo. Gli Inglesi non tardarono ad accorgersi delle grandi qualità di questo calibro e lo adottarono subito battezzandolo 275 Rigby, misura suggerita dal diametro dei vuoti della rigatura della canna.
Molti costruttori inglesi di armi rigate allestirono fucili da caccia in questo calibro e John Rigby, conoscendo la predilezione degli sportivi d'Oltremanica per le misure espresse in millesimi di pollice, diede al 7x57 lo "pseudonimo" di 275 Rigby, una vera scorrettezza formale ed una mancanza di stile, non conforme alla tradizione armiera del Regno Unito.
Il 7x57 fu studiato e sviluppato nel 1892 da Paul Mauser, titolare dell'omonima industria, restringendo il colletto ed applicando al bossolo dell'8x57 Mauser tutte le modifiche necessarie per poter montare palle di .284"(millesimi di pollice), pari a 7,21 mm.
Le prime armi in 7x57 del 1892 furono prodotte in numero esiguo, mentre nel 1893 fu ultimato il nuovo modello M93,decisamente migliore del precedente, che venne scelto come arma d'ordinanza dalla Spagna. Negli anni successivi al 1893 molte nazioni dell'America Latina, Messico, Colombia, Brasile ed Uruguay, adottarono il 7x57 al pari della Spagna e di altri Paesi dell'America Centrale e Meridionale.
Il risultato fu che la Mauser costruì un numero impressionante di armi militari: si parla infatti di decine di milioni di pezzi fino al 1940. La munizione militare usata dagli Spagnoli portava una palla di 173 gr (11,2 g) con velocità alla bocca di 700 m/s (circa 2300 ft/s), valore molto elevato per il tempo, ricordando che correva l'anno 1893. Altre nazioni optarono per palle di peso differente: il Messico utilizzava proiettili di 155 o 162 gr a 700 m/s, mentre Colombia e Brasile scelsero una palla di 139 gr, quasi 9 g, con velocità di ben 900 m/s!
Per migliorare ulteriormente le prestazioni del 7x57, nel corso di pochi anni, si passò da una palla con profilo arrotondato, pressoché una "round-nose", ad una ogiva appuntita che, grazie al netto aumento del coefficiente balistico, permise una riduzione drastica dell'attrito della palla in volo, una maggiore velocità, un'energia superiore e soprattutto un sensibile miglioramento della precisione.
Con queste premesse, durante la guerra ispano-americana combattuta a Cuba nel 1899, i 700 Spagnoli arroccati sulla collina di San Juan, tutti armati con il 7x57, ebbero vita facile contro i 15.000 Americani che tentarono inutilmente di cacciarli da quella altura con disperati e ripetuti assalti: il risultato, scontato, fu il massacro di 1400 Americani. Anche alla fine dell'Ottocento, nella seconda guerra dei Boeri in Sud Africa, in ripetuti scontri con le forze ribelli, Theodor Roosvelt ed i "Rough Riders" (cavalieri selvaggi) subirono pesanti perdite attaccando gruppi di forza inferiore, ma dotati di 7x57 modello M 95 Mauser che superavano i 303 British degli Inglesi sia in gittata massima che in precisione alle grandi distanze, grazie all'uso di polvere senza fumo tipo "ballistite" che, diversamente dalla"cordite" usata dalle "Giacche Rosse", permetteva ai 7x57prestazioni inimmaginabili rispetto ai fucili della "Corona".
Gli Inglesi corsero ai ripari modernizzando la precedente munizione 303 British con la nuova variante Mark 7, che utilizzava polvere senza fumo come il 7x57, e aggiornarono il loro fucile con il nuovo Lee Enfield No. 1 MK 3.
Simile fu la decisione degli Americani che, dopo la batosta di San Juan Hill, sulla base di alcune modifiche al Mauser originale, misero in produzione lo Springfield mod. 1903.
Per ritornare alle caratteristiche di base del 7x57 e per approfondire il discorso sul passo di rigatura, una particolarità basilare di questo calibro, è doveroso sottolineare che l'iniziale misura del passo del 7x57 spagnolo, che spingeva una palla lunghissima e pesante ben 173 gr, era di 22 cm. Ovviamente per stabilizzare correttamente le palle corte e leggere di 139 e 142 gr, la prima utilizzata da Colombia e Brasile e la seconda dall'Uruguay, fu necessario adottare un passo di 25 cm o 10".
Questi erano i passi di rigatura dei Mauser militari di un tempo, già dagli anni '50 sostituiti da calibri più moderni e, bisogna ammetterlo, più potenti.
Da queste considerazioni si può dedurre che i vecchi fucili militari, con le dovute eccezioni, gradivano soprattutto palle di 160 gr e superiori, mentre le armi civili da caccia recenti, e per recenti si intendono quelle prodotte a partire dagli anni'50, danno risultati positivi con palle medio-pesanti da 140 a160 gr, che si comportano al meglio con i passi di rigatura odierni di 10 pollici o 25,4 cm.
Naturalmente quando si hanno dubbi sulle palle da utilizzare in una determinata arma, prima di sprecare tempo e denaro, sarebbe consigliabile misurare o far misurare esattamente da persona competente il passo di rigatura e dedurre, orientativamente, le lunghezze ed i pesi di palla più idonei per il nostro fucile.
Non dobbiamo comunque nutrire eccessive preoccupazioni circa la palla da usare a caccia, perché il 7x57 è perfettamente in grado di digerire bene palle di svariate lunghezze e pesi grazie al suo spiccato grado di adattabilità ad ogni esigenza venatoria.
Resta comunque un mistero il fatto che il 7x57 abbia un killing-power insospettabile anche su animali di mole notevole, superiore a quello di molti calibri ben più potenti e veloci. Sarà forse la minore velocità di impatto sull'animale, i pesi sostenuti delle palle che cedono un'energia ottimale nell'attraversamento del selvatico o quant'altro, sta di fatto che anche due notissimi cacciatori di "Cacciare a palla", Danilo Liboi ed Enrico Garelli Pachner, hanno constatato "de visu" l'eccezionale capacità del 7x57 di fermare sul posto un grosso cervo carpatico con un sol colpo ben piazzato a circa 200 metri!
A causa delle sue non comuni doti, quali l'ottima precisione, il rinculo moderato, l'elevato potere di arresto su tutta la selvaggina e la possibilità di usare palle veramente pesanti di 170 -177 gr di ultima generazione, il 7x57, nonostante tutti questi pregi, in Italia non è molto diffuso, differentemente dall'Austria e dalla Germania dove i calibri "soft" hanno sempre incontrato l'unanime consenso dei cacciatori.
Oltre alle pregevoli qualità balistiche, il buon vecchio 7x57, come un patriarca biblico, ha generato molti figli, il più illustre dei quali è stato il 6,5x57 nato nel 1893-94, da cui discesero il 6,5x52 italiano, il 6,5x54 greco, il 6,5x55 svedese ed il 6,5x58 portoghese. Altri figli, numerosi "wild-cats", quali il molto diffuso negli "States" 257 Roberts, lanciato commercialmente dalla Remington nel 1934, fu uno dei "figli naturali" del 7x57, i cui ideatori millantavano la paternità di un calibro che di originale...aveva solo il nome! La cruda verità è una sola: erano tutti nipoti del 7x57!
Anche il recente 7-08 Remington, derivato dal 308 Winchester e commercializzato nel 1980, a detta degli esperti americani, e ciò va sottolineato tre volte a loro plauso, non è superiore al 7x57, anzi, con palle pesanti da160 a 175 gr il grande calibro tedesco lo supera di netto in penetrazione, potenza e "killing-power"! Ottantasette anni non sono stati sufficienti per detronizzare il 7x57. E queste affermazioni degli Americani, per bocca di Frank BARNES, valgono quanto una rivincita esaltante dei calibri della vecchia Europa!
Fin dalla sua nascita questo calibro medio piccolo tedesco si fece subito apprezzare ad ogni latitudine, in tutti i Continenti. Tanti furono i proseliti tra tutta la nobiltà europea che cacciava dalle Alpi al Caucaso, dal Pamir alla Siberia e all'Africa "nera".
Nella copiosa letteratura venatoria di inizio '900, soprattutto inglese e tedesca, ampi spazi erano dedicati a principi, nobili e potenti della Terra che posavano con le loro prede esotiche quali stambecchi, argali, mufloni, pecore di Marco Polo, antilopi di ogni specie ed anche grossi felini, assieme alle guide locali ed agli inseparabili fucili Mauser, Mannlicher-Schönauer e Rigby. Anche nei vecchi cataloghi dei più rinomati costruttori di armi e delle famose armerie d'Europa il 7x57 faceva sempre bella mostra di sé con superbi cervi, orsi ed alci. Grandi cacciatori e "white hunter" del passato come James Hunter, autore di una delle più appassionanti opere di letteratura venatoria, "Hunter", edito da Longanesi nel 1954, iniziarono spesso la loro carriera con un Mauser 7x57. Affrontare un branco di elefanti con un tale calibro, come ammise Hunter in vecchiaia, era una pura e semplice follia, ma l'inesperienza della gioventù fu bilanciata dalla Provvidenza che gli consentì di abbattere un magnifico elefante maschio con un paio di zanne poderose grazie ad un solo colpo alla spalla del 7x57 Mauser, portato in Scozia da uno zio dopo la guerra con i Boeri e usato inizialmente dall'autore lungo la linea ferroviaria Mombasa-Nairobi. Dopo il primo elefante, le cui zanne gli fruttarono ben trentasette sterline, il doppio del mensile percepito in qualità di controllore sui treni, l'intrepido scozzese si mise a cacciare leoni "allo schizzo" con l'aiuto di qualche nativo! Il battitore nero lanciava pietre nei grossi cespugli dei fiumi in secca, dove le belve si nascondevano all'ombra; un sasso di qua, uno di là ed il risultato era scontato: i leoni correvano in bocca a Hunter che li aspettava a pié fermo col Mauser 275! Le pelli di leone erano ben pagate e questo gioco da brivido durò per qualche tempo, fino a quando l'autore non cambiò genere di caccia. Gioco temerario ed irresponsabile, paragonabile al folle metodo di caccia agli elefanti praticato da Walter Dalrymple Maitland Bell (1875-1951), più noto come "Karamojo (nome di una provincia dell'Uganda) Bell".
Per abbattere i suoi 1.011 elefanti, dal 1902 al 1914, usava un sistema semplicissimo: avvicinarsi all'animale il più possibile, una ventina di passi o poco meno e colpirne il cervello da tutte le posizioni possibili con diverse angolazioni.
Questo metodo di caccia funzionò sempre perché Bell conosceva alla perfezione l'anatomia del cranio degli elefanti, il cui cervello non è più grande di un pallone da rugby, e le palle "solid" da 175 gr del 7x57 facevano sempre e bene il loro lavoro.
Ma Bell usò molti altri calibri, tra cui il 318 Westley Richards con palla da 250 gr e addirittura un fucile Mannlicher 6,5x57 Mauser con palla da157 gr, dopo essersi avvalso per un breve periodo di un express 400 Nitro Jeffery e di una carabina 416 di Rigby. Pertanto non corrisponde a verità il fatto che Bell, nei tredici anni spesi come cacciatore d'avorio, abbia usato solamente il 7x57 Mauser.
Un altro grande nome legato al calibro di Mauser fu quello di Edward James "Jim" Corbett (1875-1955), grande cacciatore, naturalista e scrittore.
Dopo gli studi si impiegò presso le ferrovie indiane del Bengala e del Nord-ovest, per poi passare al trasporto di merci oltre il Gange.
Fu anche pescatore e buon fotografo, un vero amante della natura. Tigri e leopardi erano la sua passione e abbatté, tra il 1907 ed il 1938, una dozzina di " mangiatrici di uomini" alle quali furono attribuiti più di 1500 uccisioni. La Tigre di Champarvat (436 morti) e i leopardi di Rudrapayag e di Panar (400 morti) furono i più famosi felini che terrorizzarono l'India di inizio '900, e Corbett pose fine al loro regno sanguinario, causato sempre da ferite infette, menomazioni o patologie dentarie gravi, grazie anche al 7x57 che lo accompagnava nelle sue cacce solitarie "alla cerca", quasi sempre a piedi o in rare occasioni "alla posta" col cagnolino Robin.
Per la sua opera meritoria fu considerato un benefattore e onorato del titolo di "sadhu" (santo) dai nativi di Kumaon, terra di tigri leggendarie. Jim Corbett fu un vero protezionista della natura, nel senso più nobile del termine, ed autore di cinque opere, la più nota delle quali fu "Man eaters of Kumaon" del 1944.
L'ex-Hailey National Park inaugurato nel 1934 sulle colline di Kumaon fu dedicato alla sua memoria nel 1957, e nel1968 una delle cinque sottospecie di tigri rimaste prese il suo nome: "Panthera tigris corbetti", più comunemente chiamata "Corbett's Tiger".
Le spoglie di Corbett riposano a Nyeri, in Kenya, dal 1955, mentre i suoi libri, tradotti in ventisette lingue, sono ancora apprezzati.
Riprendendo il discorso sul calibro, il 7x57 è ritenuto dagli Americani una vera delizia balistica e una delle migliori munizioni sportive "all-round" mai sviluppata; tale la definizione di Frank BARNES (1918-1992) che annota la notizia secondo cui la Remington camerò i suoi rolling-blocked, i fucili Lee, nel 7x57 all'incirca nel 1897, e più tardi il modello 30; anche i modelli 54 e 70 della Winchester portavano questo calibro. Attualmente negli U.S.A. il Ruger mod. 77 ed il Number One a blocco cadente, con il Winchester Featherweight, propongono il 7x57 in tre armi di discreta diffusione, oltre ad alcune Case europee quali C.Z., Heym, Zbrojovka Brno e Zastava.
Va ricordato che, assieme alla versione normale per carabina 7x57, esiste anche la versione con collarino 7x57R (R=rand=collarino), specifica per armi basculanti e tanto amata dai cacciatori mitteleuropei che l'hanno sempre apprezzata fin dagli ultimi anni dell'Ottocento, per il suo equilibrio balistico e venatorio.
Il 7x57R ricalca a grandi linee caratteristiche e prestazioni balistiche, inferiori di circail 10%, del 7x57, ma sovrapponibili come ventaglio di utilizzo sugli ungulati, con una pressione massima di 3.400 bar contro i 3.900 della versione per carabina.
Assieme ai 6,5x57R, 7x65R ed 8x57 JRS, il 7x57R si divide il 98% del mercato delle munizioni per armi basculanti grazie alla vasta scelta di palle, specie con le munizioni RWS EVO (Evolution) e BRENNEKE TOG (Torpedo Optimal Geschoss) di ultima generazione, molto apprezzate. Bockbuchsflinte, bergstutzen, drilling, kipplauf ed oppelbuchse nelle superbe esecuzioni dei vari Fanzoj, Sodia, Winkler, Koschath, Borovnik, Outschar, Scheiring, Hambrusch e parenti vari sono il fiore all'occhiello della tradizione armiera austriaca nella quale il 7x57R vanta una nutrita schiera di entusiasti estimatori.
Tornando al 7x57 tutte le case menzionate, nel corso di oltre un secolo, hanno costruito e continuano a costruire stupende carabine con otturatore Mauser, rifinendo ogni particolare con cura certosina per conferire ad ogni arma una spiccata personalità ed il fascino tipico delle armi d'Oltralpe. Ma, oltre alle realizzazioni artigianali di alta scuola, anche la casa madre Mauser ha saputo lasciare un'impronta fondamentale nella storia delle armi da caccia con una serie nutrita di modelli, tra cui il venerabile Europa 66 ed il recente modello M 03, senza dimenticare, parere personale, la insuperabile per linee, forme, volumi, misure, tecnica meccanica e dolcezza di funzionamento, la più bella carabina di serie di tutti i tempi: la Mannlicher-Schönauer.
Molte furono le case blasonate che ricorsero alla meccanica della nobile arma austriaca, tra cui la Rigby, che seppe riconoscere in essa straordinarie qualità esecutive e le indubbie potenzialità balistiche del 7x57 Mauser, in tutta Europa all'apice del gradimento nei primi decenni del XX secolo.
Tra i modelli più significativi delle bolt-action da caccia di Mauser in calibro 7x57 dobbiamo ricordare i seguenti modelli:
- Mauser Type A Special British costruito dal 1910 al 1938, a 5 colpi; canna rotonda o ottagonale cm 60 – peso 3300 g – cal. 7x57/30.06/8x60/9x57/9,3x62.
- Mauser Type B costruito dal 1910 al 1940, a 5 colpi – canna 60 cm, peso 3400 g, cal.7x57/30.06/8x57/8x60/9,3x62/10,75x68.
- Mauser Type M costruito dal 1910 al 1940 (versione Stutzen) a 5 colpi – canna 50 cm – peso 2950 g – cal.6,5x54/7x57/30.06/8 x60/9x57.
- Mauser Type S costruito dal 1910 al 1940, simile al Type M ma con 3 tacche di mira abbattibili.
Le Mauser 66 Europa o 66S e le varianti 66SM, 660, 660 Safari, 66 SL e 66S Big-Game, che tutti mi auguro conoscano anche solamente per sentito dire, di norma non prevedevano il 7x57, come pure i Mauser Model 2000 e Model 3000 costruiti tra la fine degli anni '60 e '70 con canne da 56 a 66 cm – peso da 3200 a 3400 g – calibri anche magnum dal 243 Win al 375 H&H Magnum.
Tutte le varianti dei modelli succedutisi nel corso di un secolo hanno ottenuto lusinghieri consensi da parte di moltissimi cacciatori che sempre hanno riposto massima fiducia nel marchio di Oberndorf, ad eccezione dei modelli 2000 e 3000 che, malgrado le buone caratteristiche generali, non hanno avuto il successo sperato. L' ultima bolt-action della Mauser, il modello M 03, un'arma pregevole e di ottima fattura, è proposta anche in 7x57,calibro molto amato anche in terre lontane dalla natia Germania.
Dati e misure caratteristiche del bossolo
La forma esterna del bossolo fu studiata per migliorare l'alimentazione e l'estrazione dei bolt-action in condizioni particolarmente severe, con fango, polvere e acqua a volontà.
La capacità del 7x57 è di 3,90 millilitri, ovvero di 3,90 centimetri cubi, pari a 60 grani d'acqua.
Free-boring massimo 0,10 mm.
Passo di rigatura 220 mm.
Pieno di rigatura 6,98 mm e vuoto di rigatura 7,24 mm.
Diametro della palla 7,25 mm o .284".
Massima lunghezza della munizione completa (Oal) 78 mm.
Massima pressione di esercizio consentita 3.900 bar.
Lunghezza del bossolo mm 57; colletto mm 9,59; diametro del fondello mm 12,10; diametro all'inizio della spalla mm 10,92; altezza della spalla mm 3,57; angolo di spalla 20°45"; diametro del colletto mm 8,25.
Prestazioni del calibro
Premesso che oggi quasi tutti i fabbricanti di armi si stanno uniformando alle misure di canna americane di 56 cm o 22pollici e che il 7x57 per svolgere il suo onesto lavoro non ha bisogno di canne lunghissime, è noto che con questi calibri equilibrati ma sostanzialmente lenti, è preferibile contare su tubi di almeno 60 cm per cacciare in zone aperte, ripiegando su canne stutzen da 50-53 cm per le aree boscose.
Ricordando che nel 7x57 non è la velocità della palla a compiere il lavoro sul selvatico, ma è il peso il fattore determinante per un abbattimento corretto, va detto e ripetuto che il range ottimale si situa tra i 160-180 m ed un massimo di 220-240 m, distanze alle quali si abbatte almeno il 95% degli ungulati alpini.
Le palle disponibili in commercio sono veramente molte, con strutture delle più svariate tipologie, ma le non molte case che propongono munizioni cariche per il 7x57 si orientano preferibilmente verso quelle di consolidata affidabilità nelle più svariate situazioni venatorie.
Su tutte le munizioni prevalgono quelle della RWS, della Norma, della Hirtenberger e della Blaser con palle da 123 a 177 gr. Una delle migliori palle risulta essere la RWS Id Classic (exTig da 162 gr), con nucleo interno bipartito e punta con piombo esposto, di grande efficacia su ogni ungulato, specialmente su cervi e cinghiali. Le velocità alla bocca, a 100, 200 e 300 m sono 800–711–629–551 m/s, e le rispettive energie 3360–2654–2077–1594 Joule, se sparate in armi con canna di 60 cm.
La palla Blaser Cdp da 154 gr, invece, vola a 790–721–656 e 595 m/s, con energia pari a 3120–2602–2154–1770 Joule, prestazioni di tutto rispetto con traiettorie di +4 cm a 100 m, -6 cm a 200 m, -17 cm a 250 m e -38 cm a 300 m. La palla RWS Id Classic ha una traiettoria leggermente più curva di +4 cm a 100 m, -10 cm a 200 m, -24 cm a 250 m e -42 cm a 300 m.
Più adatta per il camoscio è la palla RWS Ks da 123 gr (Ks=Kegelspitz=punta a cono) piuttosto dura ma veloce e precisa. Viaggia a 900–794–695-604 m/s con energie di 3240–2522–1932 e 1459 Joule con traiettoria di +4 cm a 100m, -2 cm a 200 m, -13 cm a 250 m e – 30 cm a 300 m.
Un'ottima scelta è la palla NORMA Oryx di 156 gr con nucleo interno saldato, di sicura efficacia anche su grossi cinghiali e cervi; le velocità a 0-100-200-300 m toccano 850-757-670-591 m/s, con energie di 3652-2893-2271-1766 Joule e traiettoria pressoché sovrapponibile a quella della palla Blaser Cdp da 154 gr, ovvero di +4, - 6, -19, - 40 cm a 100 –200 - 250 e 300 m.
Con queste quattro munizioni di qualità, le cui parabole vanno comunque verificate attentamente in poligono, si possono sfruttare tranquillamente le occasioni con cervi, cinghiali, daini, mufloni e caprioli fino ai canonici 200 m, con qualche riserva per i grossi cinghiali a questa distanza, mentre con le RWS Ks da 123 gr, cacciando camosci, possiamo spingerci anche oltre i 250 m.
Molti amanti dei tiri lunghi e lunghissimi sottolineano la scarsa tensione di traiettoria del 7x57 e la conseguente accentuata parabola discendente oltre i 200 m.
Ciò è vero, ma dobbiamo rammentarci che il 7x57 è nato nel 1892, ben 120 anni fa, quando in Italia regnava Re Umberto I° e la Regina Vittoria dominava un quarto delle terre emerse! Ma finché non si vorrà capire che il novantotto per cento del sapore della caccia risiede nell'avvicinamento, a che valore si riduce il piacere della conquista di un bel trofeo quando si spara da distanze illogiche? E' presto detto: prossimo allo zero! Posta la domanda, diamoci una risposta seria e comportiamoci di conseguenza.
Brevi cenni sulla vita di Paul Mauser
Paul Mauser, progettista e costruttore di armi tedesco, nacque il 27 giugno 1838 a Oberndorf am Neckar e vi morì il 29 maggio 1914 all'età di settantasei anni. Il fratello Wilhelm, nato nel 1834 e Paul, appartenenti ad una numerosa famiglia, ebbero un'infanzia dura e cominciarono a lavorare molto presto col padre nella fabbrica reale di armi di Oberndorf. Ma, grazie al loro acume tecnico ed a un innato senso degli affari, fondarono la fabbrica d'armi Mauser che, più tardi, ebbe grande rinomanza in tutto il mondo.
Una delle armi che diede il decisivo impulso alla loro industria fu il Modello 1871 (M71) o Infanterie Gewehr 71, il primo fucile con munizione metallica del Reich tedesco.
La gittata del Gewehr 71 passò, dagli 800 dei fucili usati fino ad allora, ai 1.800 metri, con maggiore capacità di penetrazione e precisione. Infatti il Gewehr 71 fu messo a punto per il riarmo degli eserciti riunitisi nel secondo Impero Tedesco, ad eccezione di quello bavarese. Morto il fratello Wilhelm il 13gennaio 1882, Paul Mauser tenne da solo le redini della società, allora in grande espansione.
Il Modello 71/84 fu il risultato della conversione del Modello 71 in un fucile con otturatore, cioè in un bolt-action, operazione stimolata dalle creazioni delle armi Spencer e Winchester in America e Vetterli in Svizzera. Questo modello, dotato di magazzino tubolare, fu testato con 2.000 pezzi nelle più severe condizioni d'uso presso la Scuola Reale di Tiro Prussiana ed ottenne buoni risultati. Il Modello71/84 comunque, dapprima voluto dal Kaiser in persona, non fu accettato come modello per l'esercito. Seguì il Modello 88 che ebbe un mare di problemi e continue modifiche, nonostante non si fosse badato a spese gravose per avere la massima qualità. Per fortuna arrivò il Mauser spagnolo in 7x57 del 1893, un'arma divenuta famosa in meno di un decennio, antenata diretta del celeberrimo Modello 98 che, dopo sette mesi di prove fu definitivamente approvato il 5 Aprile 1898; il Modello 98 in calibro 8x57, con successive modifiche, diventò il più importante fucile delle truppe tedesche fino alla fine della prima guerra mondiale. In tarda età Paul Mauser, nel 1898, venne eletto al Reichstag come Cancelliere Reale del Commercio e nel 1912 ricevette da parte dell'Associazione degli Ingegneri Tedeschi la Medaglia Commemorativa "Grashof", anche se Paul Mauser non aveva mai conseguito la laurea in ingegneria.
Sempre nel 1912 fu onorato della Gran Croce dell'Ordine Reale del Wurttemberg.
Alla sua morte nel 1914, pochi mesi prima che scoppiasse la Prima Guerra Mondiale, la produzione del Modello 98 fu spinta al massimo, mentre le ricerche subirono un periodo di stasi. Alla fine del 1916 le industrie di Paul Mauser davano lavoro a ben 7.000 addetti. Un impero creato da un genio dalla volontà ferrea e, senza ombra di dubbio, il più grande ideatore e costruttore di armi di ogni tempo.