La Starna
- Scritto da Flavio Galizzi
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Per i francesi, così come per gli inglesi, la starna è la pernice grigia; in effetti le denominazioni popolari attribuite alle specie si discostano spesso dalla terminologia scientifica, ingenerando a volte qualche simpatica confusione.
Abbiamo così, nella grande famiglia dei fasianidi, la Starna che si chiama Perdix, la Coturnice, con la Pernice rossa e quella sarda, che si chiamano Alectoris, e la Quaglia che, quasi per dispetto, si chiama Coturnix.
La starna, a differenza delle coturnici che amano territori aperti, secchi e con dirupi, da cui al minimo pericolo si gettano con volo radente e veloce, si trova a suo agio in pianura, nelle campagne coltivate con presenza di fasce cespugliose e rari boschi.
Di forma tondeggiante, non presenta uno spiccato dimorfismo sessuale, se non per una netta e tipica macchia color ruggine, a forma di ferro di cavallo, presente sul petto del maschio; assente o appena accennata nella femmina.
Il colore di fondo del collo, del petto e del ventre è grigio, barrato sui fianchi di bruno striato. La maschera facciale e la gola sono color ruggine, la testa, il dorso, il groppone e la coda sono marroni striati di fulvo. Il becco e le zampe sono di un colore grigio ‑ verde.
Questo fasianide, la cui diffusione e l'interesse sono legati principalmente al fatto di essere un ottimo soggetto venatorio per il cane da ferma, è diffuso, con diverse sottospecie, in tutta la fascia paleartica dell'Europa e dell'Asia. La nostra varietà è stata denominata "italica", ma la tendenza di oggi è quella di superare queste differenziazioni, spesso un po' arbitrarie.
Si ciba prevalentemente di semi, che ricerca tra le siepi e i campi coltivati, ma ricerca anche erbe, germogli, bacche e altri frutti; è ghiotta anche di insetti, specie nei primi mesi di vita, quando la necessità di apporto di sostanze proteiche è molto elevata.
Le starne depongono le covate dentro un nido posto in una buchetta del terreno tra le erbe, i cespugli o le siepi; è una costruzione molto rustica ma ben mimetizzata.
Le parate amorose seguono rituali di corteggiamento precisi, con i partners che, ben eretti sulle zampe, con i petti che si toccano, si strofinano reciprocamente il collo e il becco.
Entrambi i genitori covano a turno e accudiscono poi la prole. Le uova sono generalmente una decina; esse schiudono dopo 23‑25 giorni. La crescita dei piccoli è molto rapida; già ad una settimana i piccoli mettono le prime penne, e a 16 giorni sono in grado di compiere i primi piccoli voli. Le famiglie sono molto unite, e i gruppi familiari restano assieme fino all'anno successivo.
Un tempo era assai diffusa; purtroppo oggi, per le mutate condizioni ambientali, per la pressione venatoria senza controllo, e in particolare per il diverso tipo di conduzione agricola meccanizzata e l'abbandono di certi territori particolarmente idonei, si è rarefatta. La competizione con il fagiano la vede perdente, e la spinge a cambiare territorio.
Della starna è notevole l'abilità e la forza nel volo, che le permette di risalire agilmente anche ripidi pendii, a differenza delle pernici e delle coturnici che amano involarsi sempre verso il basso.
Mentre in primavera le starne sono territoriali, sono invece gregarie nelle altre stagioni. In estate le "famiglie" restano molto unite anche quando si spostano, e in autunno e in inverno esse formano brigate spesso molto consistenti; in certi territori se ne possono contare fino ad un centinaio di individui.
Una attenta gestione di questo simpatico fasianide permetterebbe certamente una sua maggiore diffusione, anche per il fatto che a fine inverno, quando la ricerca della pastura si fa più problematica, si assiste ad un certo erratismo, con spostamenti anche notevoli; un'irradiazione naturale che andrebbe a beneficio di una sua maggiore diffusione.
Resta, per questa specie come per tutte quelle dalle abitudini terrestri, il grosso pericolo dei predatori. Volpi, faine, gatti selvatici e cani liberi di circolare nelle campagne senza padrone sono i loro principali nemici.
Per chi ama le passeggiate fuori mano, l'incontro con un branco di starne che s'invola, in un improvviso e fragoroso batter d'ali, è sicuramente occasione di forti emozioni.
SCHEDA
Nome scientifico: Perdix perdix
DATI BIOMETRICI
Lunghezza: 30 cm.
Apertura alare: 35 cm.
Peso: 400 g.
La forma compatta e le ali arrotondate ed incurvate le permettono un volo agile e battuto, potente, spesso rumoroso. Non è raro che in un solo nido depongano le uova più femmine, così che certe famiglie arrivano ad avere fino ad un ventina di piccoli. Come la coturnice, ama cantare all'alba, prima di recarsi in pastura. Se la brigata viene dispersa, i membri si richiamano insistentemente fino a ricongiungersi.