Il Gallo Cedrone
- Scritto da Flavio Galizzi
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Il Gallo Cedrone è il più grande dei tetraonidi presenti sulle Alpi; le Alpi Orobie rappresentano il limite occidentale della sua presenza.
Il dimorfismo sessuale è notevole. Il colore di fondo del maschio è di un grigio ardesia scuro, con riflessi metallici blu‑verde sul petto e con del marrone sulle ali, dove spicca, sulla spalla, una evidente macchia bianca. Sul mento, con l'età, compare una caratteristica 'barba' nera che viene mostrata quando, nelle parate nuziali, il maschio gonfia, cantando, il collo e alza il capo. Il becco è grosso, color avorio. La coda è larga e lunga, e viene aperta a ventaglio durante le parate nuziali. Sopra l'occhio presenta una vistosa caruncola rossa. La femmina è di colore bruno ruggine, fittamente striata di nero, assai mimetica.
Predilige vecchi boschi di conifere ricchi di sottobosco, misti a faggi, betulle, carpini, dove ci sono frequenti radure o massi, nelle vallate alpine ad una altitudine tra i 1000 e i 1500 m..
I molluschi, gli insetti e le larve che cerca tra la vegetazione del sottobosco sono solo una parte integrante della sua dieta primaverile ed estiva, che di norma è quasi esclusivamente vegetale. Si nutre infatti prevalentemente di germogli, foglie, semi, bacche e aghi di pino; questi costituiscono, in inverno, assieme a qualche bacca rimasta, la sua unica dieta.
Le femmine pensano da sole a covare per 26‑27 giorni le 7‑ 10 uova che hanno deposto in un nido imbottito sistemato alla base di un vecchio pino o di un cespuglio, comunque ben riparato. I piccoli lasciano presto il nido e diventano indipendenti dopo 3‑4 mesi.
Ogni maschio, in primavera, sceglie un territorio ben delimitato dove richiama un discreto 'harem' di femmine; lotta anche con altri maschi per mantenere il diritto sul territorio e si esibisce in spettacolari parate di fronte alle femmine.
SCHEDA
Nome scientifico: Tetrao urogallus
Il nome “Tetrao” deriva dal greco, e significa “che schiamazza”, per i versi che fa durante le parate amorose; “urogallus” sembra voler ricordare l’uro, un bue selvatico europeo scomparso, dunque vorrebbe significare, per estensione, “grosso gallo”.
Dati biometrici
Lunghezza media: M 95 cm., F 65 cm.
Apertura alare: M 125, F 100 cm.
Peso medio: 3,5 / 4,3 Kg. per i maschi e 1,8 / 2,1 Kg. per le femmine.
Le parate amorose
I galli di montagna, il Forcello e il Cedrone, si distinguono dagli altri tetraonidi per alcune caratteristiche molto particolari.
Hanno un marcato dimorfismo sessuale, in quanto i maschi sono assai diversi dalle femmine.
Non conducono vita di coppia limitando gli incontri al periodo degli amori, che cade all’inizio della primavera, affidando poi ogni cura parentale alle femmine.
I maschi attirano le femmine, con il loro canto e spettacolari parate, in luoghi particolari chiamati “arene”, ben conosciute in quanto rimangono sempre quelle negli anni, salvo particolari e significative modifiche ambientali. Per il cedrone sono stati osservati atteggiamenti di sfida e di aggressione anche nei confronti di persone; presumibilmente da parte di esemplari particolarmente eccitati e territoriali. Le arena sono luoghi dove possono essere fatte osservazioni importanti sulla loro consistenza numerica e sul comportamento amoroso, e trarre valutazioni sulla diffusione della popolazione. Diversamente dal forcello, le arene del cedrone sono frequentate per la maggior parte da un solo maschio, e raggiunte da due – tre femmine, a volte anche quattro o cinque.
Anche nel periodo autunnale si possono osservare parate di maschi o raduni, senza però il coinvolgimento delle femmine.