I migliori binocoli con telemetro integrato
- Scritto da Cacciando
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Sono gli strumenti di osservazione più avanzati che la tecnologia offre al cacciatore di ungulati, sintesi di ottica ed elettronica ed, ora, come vedremo anche con un po’ di informatica, per fornire dati sempre più precisi, che aiutino a preparare al meglio il tiro di caccia.
Parliamo dei 4 binotelemetri più noti sul mercato, offerti dai principali produttori di ottiche europee. Zeiss, Leica (2 prodotti) e Swarovski. Tra i vari fattori di ingrandimento e diametro di obiettivo, prendiamo per il nostro esempio quello largamente più utilizzato, ovvero 8x42, offerto da tutti tranne che da Zeiss che offre 8x45.
Tutti sono dotati di ottica di altissima qualità e, come si vede dalla tabella allegata, differiscono poco in dimensioni e pesi.
Cominciamo a parlare di ottica: ormai la luminosità di questi binocoli ha raggiunto un livello di fatto pari a quello dei migliori binocoli senza telemetro in commercio. Il gap in termini di prestazioni ottiche coi binocolo normali è praticamente annullato, tanto che non riteniamo necessario annoiare chi legge con i soliti discorsi su ampio campo visivo, trattamenti antiriflesso e trasmissione di luce, dandoli a buon diritto per scontati. Geovid HD-B di Leica si differenzia dagli altri tre non tanto per qualità ottica, ma per il tipo di immagine che offre, in quanto a differenza degli altri tre dotati di prismi a tetto ha una costruzione rivoluzionaria a prismi di Porro, che offre una percepibile tridimensionalità dove ogni altro binocolo tende ad appiattire l’immagine. Al lato pratico, la tridimensionalità d’immagine oltre a regalare esperienze di osservazione molto piacevoli aiuta parecchio in fase crepuscolare, perché permette di staccare molto meglio il soggetto dallo sfondo sempre più scuro. Per il resto, pur esistendo una certa differenza in termini di prestazioni ottiche tra i 4 prodotti, al lato pratico è difficilmente percepibile se non dopo prolungati confronti. Non crediamo emerga un chiaro vincitore, ma c’è quello che eccelle di poco per brillantezza e quello che è leggermente superiore per i contrasti. La scelta diventa soggettiva.
Ed ora il design e l’ergonomia, elementi su cui molto si è innovato in questi ultimi anni. Se Zeiss e Leica Geovid HD-R hanno una forma più tradizionale, Swarovski e Leica Geovid HD-B sono costruiti con il cosiddetto ponte aperto, che permette alle dita di abbracciare molto meglio i tubi del binotelemetro, offrendo una stabilità molto superiore. Leica grazie alla costruzione a prismi di porro offre più spazio tra i tubi e soprattutto una silhouette per così dire “storta” che si adatta perfettamente all’impugnatura della mano. Sull’ergonomia c’è un oggettivo vincitore, soprattutto se aggiungiamo che a differenza del suo concorrente, Leica Geovid HD-B non ha nessun compromesso di design esterno per ospitare il telemetro.
Ed ora la parte forse più interessante per i cacciatori, di certo quella che ha la maggiore rapidità di innovazione, ovvero il sistema di misurazione. Ci permettiamo di considerare qui solo il confronto tra Swarovski e i due Leica, in quanto Zeiss non incorpora la funzione della distanza corretta con l’angolo di sito, ricercata come essenziale dalla maggior parte dei cacciatori ed in effetti veramente importante, sia a causa della gravità dell’errore di tiro che potrebbe causare un’errata valutazione, sia a causa della difficoltà di procedere senza uno strumento a calcolare angolo di sito e suo impatto sulla traiettoria del proiettile.
Qui troviamo EL Range e il nuovo Geovid HD-R, che premendo il pulsante di misurazione offrono la distanza corretta rispetto all’angolo di sito. Nel primo caso è necessario prima attivare la funzione e scegliere tra metri e yard sul menu, nel secondo invece non bisogna impostare assolutamente nulla, il binotelemetro fornisce in automatico prima la distanza e poi, molto più velocemente di qualsiasi altro binotelemetro sul mercato, la distanza corretta rispetto all’angolo di sito. Per chi è contrario a qualsiasi complicazione, Geovid HD-R offre la soluzione ideale, con un eccezionale risparmio di oltre 700 euro rispetto al concorrente.
Anche Geovid HD-B offre la funzione della distanza corretta con l’angolo di sito, ma non si ferma qui. Adottando lo stesso software ABC® del telemetro CRF 1600-b, misura temperatura, pressione atmosferica (ovvero l’altitudine) e angolo di sito e li incorpora automaticamente nel calcolo, fornendo distanza corretta con l’angolo di sito oppure alzo in centimetri o infine numero di clic da dare alla torretta balistica per essere precisi a qualsiasi distanza e a qualsiasi altitudine. Prima d’ora un cacciatore non poteva andare in montagna e ottenere dal suo strumento una distanza di tiro che tenesse conto anche dell’altitudine; quando il tiro è lungo, la variazione del punto d’impatto può essere di diversi centimetri. Capire come programmare il menu è un’attività da 2 minuti.
Ma la rivoluzione ancora più sensazionale nell’offrire precisione da parte di Geovid HD-B è nell’adattamento totale alla palla utilizzata dal cacciatore, grazie ad una scheda microSD estraibile, come quelle delle fotocamere digitali, su cui è possibile salvare le informazioni fornite dal programma balistico disponibile su http://leicaflash.leica-camera.com/leicadroptest.html . Il programma è facilissimo da usare e lavora come quello per i reticoli e le torrette balistiche: il cacciatore imposta i dati della palla che usa e li salva sulla carta microSD da inserire nel Geovid.
Il risultato è uno strumento su cui non leggere più solo la distanza corretta con l’angolo di sito, ma direttamente quanti clic dare alla torretta balistica, senza più bisogno di ricorrere a tabelle. Ogni cacciatore può avere tante carte microSD quante armi possiede, per avere il suo Geovid HD-B sempre settato sulla propria arma. Il Geovid HD-B è circa tre volte più veloce degli altri (3/10 di secondo per misurare) e molto più potente, e la sua capacità di misurazione sfiora i due chilometri dove gli altri non arrivano a 1500 metri.
Il led adatta automaticamente la propria intensità di illuminazione alla luce esterna, permettendo sempre la lettura ottimale dei dati e consentendo, a differenza dei display LCD, una visione dei risultati di misurazione molto più nitida e senza riflessi né ombreggiature.
Se il prezzo di listino del Geovid HD-B è 500 euro superiore al suo “fratello” HD-R, rimane comunque sorprendentemente ben sotto il prezzo richiesto da EL Range.
Per concludere, Geovid HD-B, con la sua potenza e velocità di misurazione, con la sua capacità di rendere addirittura superflue le tabelle balistiche e con la sua forma è la risposta a chi cerca il massimo della tecnologia, senza compromessi sulla precisione, ed apprezza il piacere di un’ergonomia superiore e l’esperienza di osservare con una tridimensionalità d’immagine senza precedenti.
Gli altri due garantiscono massima semplicità, senza rinunciare all’essenziale funzione di base della distanza corretta rispetto all’angolo di sito. Quanto al Geovid HD-R, raccomandiamo all’atto dell’acquisto di assicurarsi la provenienza europea. Quelli venduti negli USA infatti misurano le distanze in yard.