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Luca Gironi

Luca Gironi

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FIDC VICENZA. MIGRATORI, VIA AL MONITORAGGIO AI PASSI MESOLE E RISTELE

Migratori, riparte il monitoraggio. Ricominceranno martedì 4 ottobre, per concludersi un mese dopo, le operazioni di monitoraggio condotte da Federcaccia Vicenza in collaborazione con la polizia provinciale, all’interno del progetto dei valichi prealpini promosso da Regione, Veneto Agricoltura e supportato dall’ufficio Avifauna migratoria di Federcaccia.

L’operazione, come tutti gli anni, si focalizzerà in particolare su fringuelli e peppole, specie la cui caccia in deroga è stata vietata già da diverso tempo. Due volte a settimana, il martedì e venerdì, i volontari opportunamente formati saranno ai passi Mesole e Ristele, tra i comuni di Recoaro e Crespadoro, le due più importanti vie di migrazione (flyway) del Veneto, per avvistare e registrare gli esemplari di passaggio, durante il periodo seguente la riproduzione.

Questo lavoro riveste una notevole importanza dal punto di vista scientifico, per cercare di rispondere alle domande sulle migrazioni post-riproduttive, ma anche per avvicinare le persone che hanno sempre voluto assistere a questo fenomeno, ma non ne hanno avuto l’occasione.

«In particolare – sottolinea Emiliano Galvanetto, presidente di Federcaccia Vicenza – il monitoraggio avviato nel 2013 ci consente di verificare lo stato di salute di peppole e fringuelli, che stando ai dati raccolti finora è buono e ha un trend costante. La norma che regola il prelievo di queste specie, e che ha portato alla sospensione della caccia in deroga, prevede che l’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale dichiari il buono stato di salute delle specie, ne quantifichi la consistenza numerica e la piccola quantità, ma da un po’ di anni lo stesso istituto dichiara di non essere in grado di ottenere i dati. Sono stati quindi invitati dei loro rappresentanti ai monitoraggi, sperando che questo strumento possa risultare utile anche a loro».

 

 

LA FEDERCACCIA ALLA 72° MOSTRA MERCATO UCCELLI E CANI

  • Pubblicato in Eventi


Presso il Centro Fiere di Villa Potenza di Macerata si è svolta la 72° Mostra Mercato degli Uccelli e Cani e la 24° Esposizione Nazionale Cinofila organizzata dal Gruppo Cinofilo Maceratese.
Tantissimi i partecipanti, famiglie intere hanno visitato i vari padiglioni grazie anche alla bella giornata; come sempre la Federcaccia era presente con un proprio stand e con i suoi dirigenti: per l’occasione hanno presenziato il Presidente Provinciale Nazzareno Galassi, il Vicepresidente Provinciale Alessandro Branchesi, il delegato regionale dell’ACMA (Associazione Cacciatori Migratori Acquatici) Federici Graziano, il delegato provinciale ACMA Giacometti Paolo, il Vicecoordinatore provinciale delle Guardie Venatorie della Federcaccia Calvigioni Gianfranco, e le Guardie Venatorie Fabi Luca e Catani Doriano.
Tanti i soci, i cacciatori e gli appassionati che hanno visitato lo stand dove erano esposti, tra l’altro, i richiami manuali che si utilizzano per le quaglie, i tordi, e cesene, le allodole, che fanno parte della nostra tradizione e cultura venatoria.
A fianco una locandina condannava in modo inequivocabile l’utilizzo dei richiami acustici a funzionamento elettromagnetico e la posta alla beccaccia che sono esclusivamente attività illegali di bracconaggio.
Tantissimi appassionati hanno elogiato questo distinguo sapendo che la Federcaccia Provinciale mette a disposizione le proprie Guardie Venatorie che operano tutti i giorni sul territorio per informare i cacciatori e per reprimere senza mezzi termini gli abbattimenti illegali.
Inoltre erano esposti i vecchi arnesi utilizzati per la ricarica domestica, tanto cara ai nostri nonni, ma che ultimamente e fortunatamente sta appassionando i nuovi cacciatori.
Tante le riviste messe a disposizione degli interessati e il delegato regionale ACMA ha spiegato ai tantissimi appassionati i progetti di telemetria satellitare applicati alle alzavole e alle beccacce che ci permettono di avere dati scientifici per una corretta gestione delle due specie e di difendere da attacchi demagogici il nostro calendario venatorio.
Proprio in merito a questo punto è stato portato a conoscenza di tutti che nel recente ricorso al TAR presentato da WWF e LAC, la Federcaccia è stata l’unica associazione venatoria che con i propri avvocati era presente in aula a difendere il calendario venatorio e i cacciatori tutti.
Come sempre Federcaccia è un punto di riferimento essenziale per tutti i cacciatori, per una gestione oculata del territorio, della fauna selvatica e per un prelievo venatorio sostenibile.

PIEMONTE. VIGNALE (FI): AZZERRATI I RISARCIMENTI PER I DANNI AD AGRICOLTORI. RISOLTO IL PROBLEMA O SCELTA (MIOPE) POLITICA?

“Nei prossimi anni la Regione Piemonte non stanzierà un euro per risarcire le attività agro-pastorali presenti nelle aree protette per i danni provocati dalla fauna selvatica” lo annuncia il consigliere regionale di Forza Italia, Gian Luca Vignale, a margine della III Commissione consiliare, durante la quale è stato discusso il DDL n. 222 “Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2016-2018 e disposizioni finanziarie”.

Nel testo di legge il capitolo di bilancio dedicato agli stanziamenti per risarcimenti derivanti da danni alle produzioni agricole ed ai pascoli provocati dalla fauna selvatica all’interno delle aree protette, viene azzerato gli anni 2016-2017 e 2018.

Negli ultimi dodici anni la Pubblica Amministrazione ha accertato per le Aree Protette Regionali quasi 6 milioni di euro per danni all’agricoltura causati solo dal cinghiale. “Delle due l’una – si domanda Vignale – : o in un anno si è risolto completamente il problema oppure siamo di fronte ad una scelta politica, irresponsabile e miope”.

In Commissione l’assessore Valmaggia ha motivato l’azzeramento dei fondi “ per le scarse richieste di risarcimento presentate in Piemonte”. “Se il dato fosse corretto – si meraviglia – vorrebbe dire che in Piemonte si è miracolosamente risolto il problema. Temiamo invece che si sia di fronte all’ennesima miopia di questa amministrazione che non si rende conto della gravità del problema e di quanto penalizzi sia le aziende agricole che le aree protette piemontesi”.

“Per questo motivo – conclude – presenteremo un’interrogazione urgente in Consiglio Regionale. Se, come crediamo, i dati dovessero sconfessare l’assessore è evidente che serve un intervento urgente e una modifica del documento economico regionale.”.

(www.ladeadellacaccia.it)

FIDC BRESCIA. DECRETO QUARTA GIORNATA AGGIUNTIVA DA APPOSTAMENTO FISSO

L’UTR di Brescia ci comunica che con decreto dirigente struttura n° 9417 del 27/09/2016, pubblicato sul B.U.R.L. in data odierna, è stato prevista per la caccia da appostamento fisso all’avifauna migratoria nel periodo compreso tra il 1° ottobre e il 30 novembre 2016, in aggiunta alle tre giornate settimanali di caccia attualmente consentite, una giornata settimanale integrativa di caccia a tordo bottaccio, tordo sassello, cesena, merlo, germano reale, alzavola, canapiglia, fischione, marzaiola, mestolone, moriglione, folaga e gallinella d’acqua per la provincia di Brescia.

http://www.federcacciabrescia.it/wp-content/uploads/2016/09/decreto-giornata-aggiuntiva.pdf

(www.ladeadellacaccia.it)

ARCI CACCIA DI TERAMO: DOPO LA SENTENZA TORNI LA BUONA POLITICA

Massimo Sordini Presidente provinciale dell'ARCI CACCIA interviene sulla sentenza del TAR Abruzzo sul Calendario Venatorio depositata in data 29 settembre ad appena due giorni dall'avvio della stagione.
Sordini rileva che la sentenza ha sostanzialmente "salvato" l'impianto generale del Calendario, la cui costruzione, evidentemente, con era così fallimentare come in molti hanno gridato dal principio. Ricorda poi che la sentenza ha sospeso il Calendario esclusivamente sulla scelta del periodo di chiusura di tordi e beccaccia al 19 gennaio. Circa le motivazioni che hanno indotto il TAR ad una sentenza di conferma del "blocco" della caccia alla Beccaccia ed ai Tordi al 31 dicembre, il Presidente dell'ARCI CACCIA vuole ricordare a tutti i cacciatori, in particolare a coloro che erano presenti nella Sala Polifunzionale di Castelnuovo Vomano in quella famosa Assemblea pubblica, i “cattivi consiglieri” della Regione su questa tematica.
In quella sede - ricorda Massimo Sordini - sia gli organizzatori, cioè i Presidenti dei due ATC Porrini e Sabini, sia la Federcaccia, che a detta degli stessi nominati sono espressione di un "pensiero unico", si sono prodigati a “suggerire” all'Assessore Regionale Dino Pepe e a tutta la struttura tecnica regionale, di protrarre la caccia alla beccaccia fino al 31 gennaio, convincendoli anche dell'inutilità dei monitoraggi alla specie e dei vincoli posti sul Calendario per le prescrizioni dell'ISPRA che dovevano, sempre a detta loro, non essere presi in considerazione.
“Evidentemente - continua Sordini - si tratta di monitoraggi e prescrizioni utilissime e necessarie, come l'ARCI CACCIA ha sostenuto dal principio, proprio per ottenere quei dati che consentono di motivare il protrarsi della caccia alla beccaccia fino al 19 gennaio.Allora la Regione ci ascoltò”.
"Stavolta il forte canto delle sirene ha fatto commettere un grave errore all'Assessore Pepe a discapito, ovviamente, dei cacciatori abruzzesi, che hanno perduto così quei 19 giorni di caccia alla beccaccia ed ai tordi in un periodo di presenza delle due specie.così importanti per queste attività". Sordini conclude stigmatizzando: "Abbiamo intenzione di chiedere all'Assessore Pepe, passate le prime settimane di apertura, di riapprovare un nuovo Calendario che dia certezza di diritto e sia confortato dall’Ispra.
Nel contempo riproponiamo i temi prioritari: nuovo piano faunistico, osservatorio regionale, controllo dei danni all’agricoltura.

Teramo, 29 settembre 2016

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