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Luca Gironi

Luca Gironi

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UMBRIA: OSSERVATORIO FAUNISTICO REGIONALE PRESENTA VOLUME SU MONITORAGGIO UCCELLI NIDIFICANTI

Verrà presentato oggi, venerdì 14 ottobre, al Salone d’Onore di Palazzo Donini, alle ore 15, il volume “Monitoraggio degli uccelli nidificanti in Umbria (2001-2015): andamenti delle specie comuni e indicatori dello stato di conservazione dell’avifauna”. All’iniziativa, organizzata dall’Osservatorio faunistico regionale della Regione Umbria, interverrà l’assessore Fernanda Cecchini.

Il volume è a cura di Francesco Velatta, Giuseppina Lombardi e Umberto Sergiacomi. Vi sono illustrati in dettaglio i risultati di quindici anni di monitoraggio delle specie di uccelli che nidificano in Umbria effettuato da un qualificato team di ornitologi con la copertura ogni anno, in periodo riproduttivo, di quasi 1700 punti di campionamento distribuiti nell’intero territorio regionale.

(www.ladeadellacaccia.it)

Trento: Il TAR restituisce il porto d'armi all'uomo a cui non era stato rinnovato per una condanna di 56 anni fa

Aveva 18 anni nel 1960 quando fu condannato a 5 giorni di carcere e 3200 lire di ammenda per aver esercitato l'attività venatoria senza porto d'armi. Una storia che dopo 56 anni il cacciatore Trentino protagonista della nostra storia pensava sicuramente ormai sepolta. Non è stato così però per la questura di Trento che dopo 56 anni gli ha negato il rinnovo del porto d'armi per uso caccia. Una storia surreale che però ha rischiato di non risolversi bene per il giovane birichino del 1960 ormai diventato settantaquattrenne. Fortunatamente il Tar del Trentino ha accolto le istanze dell'Avvocato Sara de Luca e, rifacendosi ad una recente sentenza del Consiglio di Stato, che non comprende il diniego automatico in presenza di pena convertita in sanzione pecuniaria, vista la tenuità del fatto e la lontananza temporale della condanna, ha diposto che si proceda al rilascio del porto d'armi. Giusto in tempo per far gustare al povero malcapitato almeno una parte della stagione venatoria.

www.ladige.it/news/cronaca/2016/10/13/55-anni-condanna-via-porto-darmi-uso-caccia

Arcicaccia Nazionale: Nominati i responsabili dei vari settori in cui si articola l'attività dell'associazione

  • Pubblicato in Notizie

Il Presidente nazionale dell’ARCI Caccia, Sergio Sorrentino, ha comunicato ai livelli organizzativi dell’Associazione e alle strutture, le decisioni dell’Ufficio di Presidenza, tenutosi a Bologna lo scorso 4 ottobre.
Le competenze per i componenti della Presidenza sono state così suddivise:
* Giuliano Ezzelini Storti caccia da appostamento, richiami vivi, caccia zona Alpi e problemi frontalieri, Falconeria, Tartufi, Funghi e altre attività ricreative all’aria aperta.
* Christian Maffei caccia stanziale (piccola selvaggina) tiro a volo.
* De Bartolomeo Giuseppe Assistenza Legale, Migratoria, Deroghe
* Paolo Malquori Ungulati

Questa decisione concorre alla realizzazione di quel lavoro di indirizzo ed operativo per il rafforzamento del governo collegiale dell’Associazione. Il nuovo organismo di Presidenza si è attrezzato, grazie al pluralismo di compiti, per avere “antenne” attente e più sensibili alle istanze che vengono dai cacciatori e per dare loro risposte più rapide e dirette, coinvolgendo sulle diverse tematiche i gruppi dirigenti ai vari livelli.
L’auspicio è che, le persone elette nei nuovi organismi, ancorchè sperimentate nelle direzioni regionali, territoriali e negli ATC e CA che hanno dato vita ad uno dei più giovani gruppi dirigenti del mondo venatorio, abbiano le migliori condizioni per valorizzare le energie messe in campo dal qualificato volontariato presente nell’ARCI Caccia in Italia e che rappresenta una delle caratteristiche importanti dell’appartenenza all’Associazione, a partire dai Circoli, dalle guardie volontarie agli organizzatori delle manifestazioni sportive, ai tanti affezionati protagonisti della grande vitalità dell’ARCI Caccia nel Paese.

Osvaldo Veneziano
Direttore Generale

ANLC: PERCHE’ NOI SIAMO DIVERSAMENTE CACCIATORI!!!

E lo possiamo urlare a gran voce!!! Perché è la verità, i fatti lo dimostrano e le nostre scelte lo confermano.
Ci siamo veramente stufati degli avventori dell’ultima ora che continuamente da qualche tempo a questa
parte fanno di tutta l’erba un fascio equiparando TUTTE le Associazioni Venatorie in egual maniera. A
questo calderone l’ANLC non ci stà!!
Purtroppo tante persone hanno la memoria corta ed è bene ripercorrere velocemente qualche aneddoto
storico, partendo dal quel nefasto 1992 anno della nascita della Legge ammazza caccia che è la 157/92.
Vorremmo ricordare a tutti che l’unica associazione che mise in guardia le consorelle e i cacciatori fu solo
l’Anlc che capii immediatamente a cosa avrebbe portato la 157/92 al mondo venatorio con la creazione
degli ATC, il recepimento tout court delle normative europee ecc..
La morte dell’UNAVI, anche quella è una nostra vittoria!!! E lo diciamo fieri perché anche in quel caso la
deriva, tanto oggi di moda, ambientalistica del mondo venatorio stava giocando sporco con la pelle dei
cacciatori.
Avvicinandoci ai giorni nostri possiamo affermare che il vaso di Pandora contenente le bugie del mondo
scientifico e ambientalista che ancora oggi, coadiuvato dalla politica, sta affossando la nostra passione è
stato merito della nostra Associazione!!!
Ma veniamo a fatti recenti. Mai come oggi il malcontento tra i cacciatori è alto, spinto anche da scelte
politico-venatorie alquanto discutibili fatte da altri, e inasprito da persone, cacciatori anch’essi, che
purtroppo amano gettare nel calderone dei colpevoli tutti senza alcun distinguo. A questa prassi la ANLC
non ci sta. No cari amici cacciatori, perché la nostra Associazione in questi ultimi mesi ci ha messo la faccia,
il nostro Presidente ci ha messo la faccia, il nostro staff dell’Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica ci ha
messo la faccia!!!
Vogliamo parlare del presidio dinnanzi all’ISPRA a Ozzano? Chi c’era delle Associazioni riconosciute? Basta
guardare alcune foto reperibili nel web e la risposta sarà semplicissima…
Sabato 11 Settembre 2016, a Firenze, per protestare con i cacciatori di cinghiale della Toscana contro la
inutile legge obiettivo chi c’era? Solo la Libera Caccia!!!
Domenica 25 Settembre, a Pescara, il Presidente Regionale ANLC Antonio Campitelli organizza una
manifestazione contro la Regione Abruzzo per l’annullamento del Calendario Venatorio da parte del Tar. In
quella occasione sono state pubblicate tutte le lettere di invito per l’adesione alla manifestazione… Chi era
presente delle Associazioni Venatorie riconosciute alla manifestazione? Solo l’Associazione Nazionale Libera
Caccia!!!
In ultimo, ma non certamente per importanza, la nostra adesione e presenza alle giornate dell’Orgoglio
Venatorio e l’amicizia che ci lega al Sindacato Venatorio Italiano. Tre edizioni delle giornate dell’Orgoglio in
cui abbiamo partecipato attivamente credendoci e sentendoci fortemente motivate a parteciparvi fino a
volerla effettuare nel 2015 in occasione del Caccia Village a Bastia Umbra di Perugia. Anche in queste
occasioni noi c’eravamo mentre altri no!!!
E qualcuno si ostina ancora a dire che le Associazioni sono tutte uguali? Mi spiace ma a questo giochetto
noi NON I STIAMO. Nessuno a questo mondo è senza peccato ma gradiremmo un po’ di onestà intellettuale
soprattutto da parte chi oggi, prova a incensarsi come paladino dei cacciatori parlando di colpe e di
incapacità quando i primi sono “lor signori”.
Nei tavoli istituzionali non si va a parlare se non si hanno argomenti da sostenere o basi solide su cui
discutere, non si può chiedere di ritornare a cacciare in Agosto o in Marzo perché così era, non si può
pretendere di essere ascoltati se non si conosce la storia e la materia in oggetto. A queste persone è poi
bene ricordare come funziona la cosa pubblica, in quanto a nostro avviso, spesso è materia sconosciuta.
Un’Associazione Venatoria chiamata a discutere del Calendario Venatorio si presenta dinnanzi all’Assessore
o chi per lui e formula le proprie proposte. Proposte che, ci auguriamo, siano suffragate da materiale che
dimostri le loro tesi. A questo punto il lavoro dell’Associazione Venatoria è finito in quanto la Regione può
fare quello che vuole. Per qualcuno questo sarà incredibile ma così è!!! Ad oggi se un Assessore vuole aprire
la caccia ad Ottobre e chiuderla a Dicembre o può fare. Se vuole inibire l’attività venatoria ad una specie lo
può fare. Addirittura vi possiamo dire che non vi è nessun obbligo ad ascoltare i portatori di interesse!!! Un
assessorato potrebbe tranquillamente stilare un calendario o un regolamento senza ascoltare alcuna
persona, presentarlo e approvarlo così come è!!!
Ci auguriamo che queste poche righe abbiano contribuito a dissipare qualche dubbio e, soprattutto, a
dimostrare che nonostante tutto QUALCUNO che lotta per la nostra passione c’è e ci sarà sempre. Perché la
Libera Caccia è una Libera Associazione fatta da Liberi Cacciatori a cui oggi aggiungiamo un nuovo slogan….
PERCHE’ NOI SIAMO DIVERSAMENTE CACCIATORI!!!

VENETO: INVASIONE DI CINGHIALI SUI COLLI EUGANEI. REGIONE IMPEGNATA A SUPERARE L’EMERGENZA

  • Pubblicato in Notizie

“Il lavoro che sta svolgendo il commissario del Parco Colli Euganei, Enrico Specchio, merita rispetto e considerazione: anche sull’emergenza cinghiali sta facendo quanto è nelle sue possibilità per risolvere un problema che si trascina da anni. Come Regione stiamo supportando la sua azione e mi auguro che i provvedimenti che abbiamo già preso e le iniziative che matureranno dal tavolo operativo a tre, composto da me e dai colleghi all’agricoltura, Giuseppe Pan e alla protezione civile, Gianpaolo Bottacin, possano porre rimedio a questa invasione che tanti danni sta procurando alle colture e in generale all’intero ambiente dei colli”.

Lo dice l’assessore regionale al territorio, ai parchi e alle aree protette, Cristiano Corazzari, in riferimento alla preoccupante situazione creatasi nel Parco dei Colli Euganei per il proliferare dei cinghiali.

“Nell’anno in corso – sottolinea Corazzari – per la cattura dei cinghiali sono stati stanziati 180 mila euro che serviranno a realizzare un progetto complessivo che comprende la gestione della squadra faunistica, l’acquisto di chiusini da distribuire agli agricoltori interessati e l’acquisizione di un secondo furgone frigo per la gestione del post abbattimento. Questo per quanto riguarda l’emergenza. Più in generale, invece, sono convinto che la nuova legge regionale sui parchi, che è all’attenzione del Consiglio regionale e che mi auguro veda la luce al più presto, creerà le condizioni per una migliore gestione di queste aree e per impedire il ripetersi di fenomeni come quello che adesso stiamo fronteggiando sui Colli Euganei”.

(www.ladeadellacaccia.it)

 

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