Menu
RSS

facebooktwitteryoutubehuntingbook

Luca Gironi

Luca Gironi

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Abruzzo: le Associazioni Venatorie protestano contro il trasferimento della sede dell’ATC dell’Aquila in una sede Fidc

AbruzzoLe associazioni venatorie riconosciute Arci Caccia, Libera Caccia, Italcaccia e Enalcaccia, riunite insieme, chiedono di fare chiarezza in merito al trasferimento degli uffici dell’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) dell’Aquila nella sede dell’associazione venatoria Federcaccia.
Come noto, gli ATC sono strutture associative di natura privata che perseguono, nell’interesse pubblico, i fini della programmazione delle attività faunistico-venatorie della legge n. 157/1992. Le associazioni venatorie sono definite dalla già menzionata norma come organizzazioni a livello regionale e provinciale con adeguati organi periferici con lo scopo principale di difesa della caccia e salvaguardia dell’ambiente e della fauna.
I cacciatori residenti nella regione, iscritti od ammessi agli ATC, partecipano alla gestione faunistica e corrispondono, in eguale misura, la quota di partecipazione a copertura delle spese di gestione. A compenso delle prestazioni richieste al cacciatore, il comitato di gestione dell’ATC può prevedere un’adeguata riduzione della quota di partecipazione o altre forme di riconoscimento.
A tal proposito, è, a dir poco, insolito quanto accaduto all’Aquila, dove un ATC si è trasferito, anche se temporaneamente, all’interno della sede dell’associazione venatoria Federcaccia. È altrettanto strano come tale incompatibilità non desti attenzione da parte degli organi di vigilanza regionali e provinciali.
Pertanto, le scriventi associazioni venatorie richiedono l’intervento immediato degli organi competenti alla vigilanza al fine di ripristinare, nell’interesse pubblico e di tutti i cacciatori, il corretto svolgimento delle attività dell’ATC dell’Aquila, che attualmente svolge una funzione definita incompatibile in quanto, la propria sede è situata nei locali dell’associazione venatoria Federcaccia.
Qualora non saranno date soluzioni risolutive in merito a quanto esposto, le associazioni venatorie saranno costrette ad adire per vie legali.

Caccia: Pd, legge 157 rappresenta punto di equilibrio 13/02/2025

  • Pubblicato in Notizie

Partito Democratico Logo elettorale.svg“La legge 157 del 1992, accanto alla legge194 sui parchi, ha rappresentato e rappresenta un punto di equilibrio a suo tempo trovato tra l'esercizio della caccia, la gestione della fauna selvatica come proprietà indisponibile dello Stato e la tutela della biodiversità. È evidente che ad oltre trenta anni dalla sua promulgazione occorrerebbe valutare il suo iter applicativo. Farlo è possibile visto che la stessa norma prevede che il ministero dell'Agricoltura, di concerto con le Regioni, presenti in Parlamento una relazione sullo stato di applicazione della legge. Lo abbiamo chiesto più volte dall’inizio della legislatura al ministro Lollobrigida, ma fa orecchie da mercante. Solo dopo la relazione e un’analisi seria e non ideologica sarà possibile intraprendere azioni di modifica nel rispetto delle indicazioni della scienza e delle direttive comunitarie, nonché della modifica operata in Costituzione all’art. 9. Le scorciatoie che spesso tenta la destra hanno un sapore propagandistico, che solleva il conflitto tra le parti e che fa male alla stessa attività venatoria. Ultras venatori e abolizionisti, in realtà, si elidono a vicenda e non portano molto lontano”.

 

Lo dichiarano i deputati democratici della commissione Agricoltura, Stefano Vaccari (capogruppo e segretario di Presidenza della Camera), Antonella Forattini, Maria Stefania Marino e Andrea Rossi.

La Cabina di Regia Toscana chiede il prelievo in deroga dell’Ibis Sacro

LOGO CABINA DI REGIA TOSCANA 1 minNella nostra Regione la presenza dell’Ibis Sacro ha raggiunto densità decisamente preoccupanti. Questa specie alloctona si è diffusa in modo ubiquitario, conquistando ogni giorno nuovi spazi e aumentando il proprio areale. Per questo è stato inserito dall’Amministrazione nella DGR 941 del 05/08/24, la delibera che approva il Piano di controllo straordinario per numerose specie: autoctone ed alloctone. Vista la situazione, vogliamo suggerire che la Regione si attivi perché per questa specie sia concesso il prelievo in deroga. Una pratica che permetterebbe il controllo del numero di questi animali grazie alla caccia, “arruolando” un numero di operatori ben maggiore di quelli che potrebbero essere coinvolti nelle operazioni di controllo. Questo aumenterebbe di molto la possibilità di raggiungere gli obbiettivi di eradicazione della specie.

Le Associazioni Componenti la Cabina di Regia della Toscana: Arcicaccia, Enalcaccia, Italcaccia e Liberacaccia della Toscana.

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura