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In ricordo di Dick Potts

In ricordo di Dick Potts
Questa volta Roberto Mazzoni della Stella ci racconta di starne, e di un grande studioso recentemente scomparso: Dick Potts (1939-2017).
 
Voglio dedicare queste righe a Dick Potts, lo studioso inglese morto lo scorso 4 aprile.
Potts è stato il maggiore esperto della starna; il ricercatore che ha dedicato la vita al salvataggio ed al recupero di questo galliforme. Si devono a lui studi e ricerche di fondamentale importanza sui fattori ecologici che giocano un ruolo decisivo nella rarefazione della starna in tutta l’Europa occidentale. Potts inizia nel 1968, sulle popolazioni di starne ancora presenti nelle campagne dell’Inghilterra meridionale, un lungo cammino che è terminato solo ieri.
Tramite questo studio di durata quarantennale, il ricercatore inglese riesce a mettere a fuoco la vera e propria catena di morte che è alla base del declino della starna. Gli assassini sono i diserbanti. Questi pesticidi, infatti, sopprimendo le erbe infestanti, eliminano gli insetti erbivori.
La rarefazione di questi a sua volta provoca quella degli insetti predatori, ovvero della principale risorsa alimentare degli starnotti nelle loro primissime settimane di vita. Merito di Potts l’avere individuato nell’elevata mortalità infantile, conseguente alla rarefazione dell’entomofauna, la causa del repentino declino delle popolazioni europee di starne.
Va dunque a Potts il riconoscimento di aver compiuto una sorta di rivoluzione scientifica, spostando l’attenzione, fino ad allora concentrata sulla tossicità diretta dei pesticidi, sugli effetti ecologici, assai più subdoli, provocati da questi prodotti chimici.
Potts ha altresì contribuito a chiarire gli effetti negativi derivanti dall’introduzione su larga  scala delle monocolture agricole, soprattutto in termini di perdita di siti di fondamentale importanza per la riproduzione naturale delle starne.
A questo proposito magistrale l’avere chiarito il ruolo negativo svolto dall’abbandono di alcune pratiche agricole estremamente vantaggiose per le starne: prima fra tutte la cosiddetta trasemina, ovvero l’associazione colturale tra un cereale ed una leguminosa da vicenda. E’ infatti Potts a rilevare l’intima relazione tra la scomparsa delle starne e la progressiva sparizione di questo vetusto accorgimento agricolo. 
Non solo, ma a questo grande ricercatore siamo debitori anche di innovative indicazioni ecologiche per la tutela delle residue popolazioni di starna e per il recupero di quelle ormai estinte. 
E’ a lui, e ai ricercatori formatisi alla sua scuola, che dobbiamo la messa a punto di strategie, quali ad esempio la conservazione dei margini più esterni dei campi dei cereali, capaci di assicurare contemporaneamente essenziali siti di nidificazione per le femmine e fonti di alimentazione per i pulcini.
Sono proprio questi accorgimenti, unitamente al foraggiamento delle coppie in primavera e delle brigate in autunno/inverno, nonché alla messa a punto di tecniche innovative nel ripopolamento, quale l’adozione dei piccoli da parte di coppie prive di prole, che hanno consentito in Gran Bretagna un incoraggiante recupero delle popolazioni di starne.
Infine, a Potts e colleghi spetta anche il merito di avere dimostrato in modo rigorosamente scientifico il ruolo giocato dalla predazione nei confronti delle starne e l’assoluta esigenza del suo contenimento ai fini della tutela delle popolazioni residue e di quelle reintrodotte.
Tutto questo Potts lo ha portato avanti senza mai dimenticare l’importanza della caccia nei confronti della starna. Mentre tanti altri ricercatori indicavano la necessità di proteggere le starne vietandone ovunque la caccia, Potts si è sempre battuto contro queste impostazioni protezionistiche schierandosi a favore di un uso conservativo della risorsa starna, cioè a favore di un prelievo venatorio sostenibile. Non ha mai trascurato l’importanza della passione venatoria per continuare a sostenere gli sforzi scientifici essenziali per salvare questa specie da un tragico oblio.
E questo è un grande merito di Potts. Un uomo al quale tutti gli amanti della starna, cacciatori in testa, dovrebbero porgere un riconoscente ultimo saluto. Grazie Dick!
 
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